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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Frignano

Rubavano mozzarella al caseificio per rivenderla 'a nero', via al processo per tre dipendenti

Per l'accusa avrebbero sottratto 40mila chilogrammi di mozzarella alla ditta casearia

Al via il processo per i tre dipendenti infedeli dell'azienda Antica Casearia Fierro, società operante nella vendita al dettaglio di prodotti lattiero- caseari dell'Agro Aversano, accusati di appropriazione indebita aggravata. Sono finiti dinanzi al giudice monocratico Rossella Grassi, Francesco Di Santo, 38enne di San Marcellino; Antonietta Fenderico, 30enne di Casaluce; Anna Climaco, 26enne di Casaluce rispettivament , il dipendente dell'opificio dell'azienda casearia con sede a Frignano dove avviene la produzione e le due addette al punto vendita di Varcaturo.

Secondo quanto accertato dal sostituto procuratore Stella Coscia i tre dipendenti infedeli, dal gennaio 2019 al dicembre 2020 hanno sottratto 40mila chilogrammi di mozzarella alla ditta casearia; prodotto poi rivenduto tramite canali paralleli a piccoli esercizi commerciale compiacenti mediante consegne on the road o in nero, quindi senza l'emissione di scontrino, provocando all'azienda madre ignara un danno economico di circa 494mila euro. Dall'opificio di Corso Italia venivano prelevati i secchi da Di Santo che venivano riempiti oltre il limite del peso stabilito in azienda e in numero superiore rispetto a quello comunicato in azienda da destinare al punto vendita di Varcaturo. Durante il tragitto dall'opificio al punto vendita di Varcaturo la vettura aziendale col carico di mozzarelle veniva affiancata da altre vetture in punti strategici come traverse isolate e lì il commerciante compiacente caricava i secchi che gli occorrevano. La vettura proseguiva la marcia verso il punto vendita. Nel punto vendita i secchi eccedenti venivano venduti in nero, senza l'emissione dello scontrino fiscale dalle due addette che si premunivano anche di fare il 'carico illecito' di mozzarella disposto da Di Santo.

Il prezzo pagato dai destinatari finali dei secchi di mozzarella era di 5,50 euro nettamente inferiore a quello stabilito dall'azienda. Francesco Di Santo capo gruppetto e promotore dell'iniziativa, per l'accusa, intascava direttamente i proventi delle vendite. Anche le due addette al punto vendita gli versavano una percentuale sulla rivendita in nero. Nel corso dell'udienza è stato escusso Lino Fierro, titolare dell'azienda casearia che ha confermato quanto scritto in denuncia giacché l'infedeltà dei suoi tre dipendenti la scoprì di proprio pugno grazie ad altri due dipendenti fedeli che pur di non lavorare con Di Santo rassegnarono le dimissioni. Il titolare insospettito, con l'aiuto della sua collaboratrice, anch'ella escussa, ha scoperto l'infedeltà e l'illecita attività parallela. Si torna in aula nel mese di ottobre per l'escussione dei testi dei poliziotti che hanno condotto le indagini. Lino Fierro si è costituito parte civile con l'avvocato Enzo Di Vaio.

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