Un giovane bomber casertano nel mirino del Milan

Un giovane bomber casertano finito nel radar del Milan.

Dopo le prestazioni strepitose con la maglia dell’unser 17 dell’Avellino, per l’attaccante classe 2005 si sono mosse diverse squadre di Serie A. Del resto, i numeri parlano da soli: nella stagione appena conclusa Fusco ha siglato 24 gol in altrettante presenze ed ha trascinato, a suon di prestazioni strabilianti, i Lupacchiotti di mister Alessandro Fabbro alle Final Four nazionali dei playoff di Serie C di categoria. Ora, sulle tracce del promettentissimo bomber biancoverde, secondo quanto riferito dalla testata giornalistica “Sprint e Sport", vi è il Milan: la squadra campione d'Italia che, dopo ben undici anni, è tornata alla vittoria dello scudetto e che, in vista della prossima stagione, è intenzionata a ripartire con una rosa più competitiva anche nel campionato di Primavera 1, dopo un deludente tredicesimo posto conseguito nella stagione 2021-22.

Salvatore Fusco è figlio d’arte

Nato a Caserta nel 2005, Salvatore Fusco ha mosso i primi passi allo Sporting Club San Prisco. Le sue prime giocate attirano l'attenzione degli osservatori del Benevento, che decidono di arruolarlo nelle selezioni giovanili del club giallorosso. L'avventura in Sannio, tuttavia, non dura tantissimo per il giovanissimo Sasà. A fiutare l'affare è, dunque, l'Avellino, che lo ingaggia per il progetto Youth nel 2020. Dopo i primi incontri con l'Under 16 nella stagione 2020-21, lo staff biancoverde capisce che il ragazzo ha le giuste potenzialità per continuare la sua avventura in Irpinia anche l'anno successivo con l'Under 17. Grazie agli insegnamenti di mister Fabbro, il baby bomber casertano ripaga la fiducia ripostagli e trascina i Lupacchiotti a suon di gol: 24 reti in altrettante presenze, di cui 20 in regular season e 4 nei playoff. Numeri da capogiro per Salvatore Fusco, figlio di Massimiliano, attaccante classe 1974 che, nelle serie inferiori, si è fatto conoscere in passato per la sua vena realizzativa: più di 200 gol in carriera tra Campania, Molise, Puglia e Sardegna, una caratteristica innata e immediatamente trasmessa al suo erede fin dai tempi dello Sporting Club San Prisco di cui lo stesso Massimiliano è fondatore e responsabile tecnico.