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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Casaluce

Dagli assessori al 'tradimento' alle Regionali: i retroscena della sfiducia al sindaco

Così si è rotto il rapporto tra Tatone, Pagano e Marino. Ora si guarda già alle prossime elezioni

La crisi politica a Casaluce, che ha portato alla fine anticipata - dopo un anno e mezzo dalle elezioni - dell'amministrazione comunale del sindaco Antonio Tatone arriva da lontano. Non è certo un fulmine a ciel sereno, e probabilmente anche gli stessi attori di questa 'querelle' politica sapevano già dove si sarebbe andati a finire. Lo sapevano bene i 5 consiglieri comunali 'dissidenti' della maggioranza che praticamente sapevano bene di avere in 'pugno' sindaco e suoi fedelissimi, così come lo sapevano anche Tatone e Nazzaro Pagano che hanno provato a trattare senza mai però piegarsi alle richieste. E di certo lo speravano anche i consiglieri di opposizione che - soprattutto sui social e meno in consiglio comunale - non hanno mai fatto mancare 'critiche' all'operato della maggioranza. 

Dicevamo che la 'crisi' arriva da lontano. Le prime 'scaramucce' sono arrivate veramente pochi giorni dopo il voto con le scelte del primo cittadino - relative alla giunta - che hanno subito fatto storcere il naso ad alcuni componenti del gruppo (vedasi Nicola Marino). Poi è arrivato il Covid-19 che ha permesso di mettere un po' di polvere sotto al tappeto fino al momento delle elezioni regionali. L'ex sindaco Pagano ha annunciato con largo anticipo la sua candidatura ma ha capito subito di non avere il sostegno totale di tutta la maggioranza. Nonostante ciò è arrivato primo nella sua lista civica 'Campania Libera' (senza che scattasse però il seggio) ma è stato costretto a fare i conti con il 'tradimento' di un amico politico di lunga data, appunto Nicola Marino, che ha deciso di candidare la figlia con Forza Italia accettando le avances di Massimo Grimaldi nonostante sapesse più che bene che le chances di elezioni erano vicine allo zero. Una candidatura così forte della Marino che sull'agro aversano ha girato spesso in 'coppia' (se non sempre) con Grimaldi sui bigliettini e sui manifesti affissi in giro. 

Quindi Pagano e allo stesso tempo l'amico Antonio Tatone hanno capito che qualcosa non stesse andando nel verso giusto ma nonostante alcune polemiche, anche interne, il primo cittadino decide di prendere un'altra decisione forte, quella di azzerare le deleghe dei 5 assessori sapendo bene che una decisione simile avrebbe comunque creato qualche malumore. Poi le vicende legate al Covid hanno dato una tregua ma chiaramente i dissapori interni non si sono interrotti. La comunicazione tra le due anime della maggioranza si sono ridotte a zero e quindi si è arrivati alla spaccatura interna.

Durante il consiglio comunale sul 'bilancio' si attendeva la 'stoccata' di Casaluce Città con i 5 dissidenti che invece non c'è stata tra le aspre polemiche anche dell'opposizione. Si è cercato probabilmente di ricucire ma Tatone e Pagano non hanno ceduto e quindi ecco che si arriva ad oggi: dimissioni dal notaio e fine dell'amministrazione comunale. Ma c'è già una certezza: tanti protagonisti di questa vicenda saranno presenti già alle prossime Comunali. E uno tra Tatone e Pagano sarà candidato sindaco...

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