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Pd, si tratta per evitare un’altra ‘scissione’ congressuale

Graziano prova a fare da mediatore tra le varie anime. Ma resta il nodo del nome

In questo delicato momento storico per il Pd è meglio evitare la guerra. E’ il pensiero che accompagna le tante anime del partito casertano a pochi giorni dall’avvio del tesseramento che dovrà portare allo svolgimento del congresso provinciale entro la fine dell’anno, col contestuale termine della fase commissariale gestita da Franco Mirabelli. Lo stesso senatore milanese, nel corso della riunione coi segretari cittadini lo ha fatto intendere chiaramente: una scelta “unitaria” del nuovo coordinatore provinciale del partito a Caserta eviterebbe altri problemi. Ma i democrat casertani hanno, purtroppo, manifestato spesso la loro ‘ritrosia’ a cercare accordi allargati, ognuno alla ricerca di un proprio “spazio d’azione” che gli permettesse di gestire anche le richieste dei propri fedelissimi.

Comunque, la notizia è che, almeno, un tentativo di unità si sta facendo. A gestire le trattative si è messo il consigliere regionale nonché presidente regionale del Pd Stefano Graziano, che ad oggi è anche da considerare l’uomo più vicino al commissario Mirabelli. Graziano ha avviato contatti un po’ con tutti i dirigenti provinciali ed in particolare ha iniziato a dialogare anche col ‘collega’ in consiglio regionale Gennaro Oliviero, considerato, ad oggi, l’unico che potrebbe realmente avere un interesse a “giocarsi la carta” del coordinamento provinciale. I due hanno dialogato sulla possibilità di trovare una intesa che farebbe piacere anche ad altri esponenti del Pd, come l’europarlamentare Nicola Caputo che, trovandosi in piena campagna elettorale per le elezioni della prossima primavera, non avrebbe alcun interesse a schierarsi da una parte o dall’altra nella guerra congressuale. 

Gli approcci sono appena alle fasi iniziali, però il discorso è avviato. Sul tavolo c’è la proposta di congresso unitario che, però, dovrà essere gestito con “calma e sangue freddo” e che potrebbe completarsi solo con quella che al momento viene considerata da più parti all’interno del Pd casertano come una “difficile sintesi sul nome del nuovo coordinatore”. Ed è qui che si potrebbe impantanare la trattativa. Il nome che circola con maggiore forza ormai da settimane è quello di Franco De Michele, attuale vice sindaco del Comune di Caserta, ma non è improbabile che si possa trovare una soluzione diversa, magari con una figura “meno forte e non di primo piano” che possa aiutare a compattare le varie anime del gruppo dirigente casertano.

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