Imprenditore coinvolto nell'inchiesta per usura, ultimo atto in Cassazione
Fissata per la metà di giugno l'udienza dinanzi ai giudici della Suprema Corte
Ultimo atto in cassazione per Pietro C., imprenditore di 66 anni di Marcianise, accusato di usura. I giudici della seconda sezione della Suprema Corte hanno fissato per la seconda metà di giugno.
L'uomo, difeso dagli avvocati Gabriele Amodio e Giuseppe Pellegrino, fu coinvolto nel 2015 in una maxi inchiesta della Dda secondo la quale il 66enne avrebbe riciclato i soldi dei Belforte prestandoli a tassi usurai. In primo grado aveva incassato 4 anni di carcere mentre altri due fratelli vennero assolti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Il provvedimento di fissazione dell'udienza dinanzi alla Suprema Corte è stato notificato anche alle vittime delle condotte usurarie che si sono costituite parte civile con gli avvocati Nello Sgambato, Carlo De Stavola e Giuseppina Castaldo.