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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Ricevono bonifici a loro insaputa: assolti dall'accusa di truffa informatica

Le Postepay degli imputati avevano codici numerici in successione. I soldi di una coppia mai prelevati

Avrebbero ricevuto bonifici a loro insaputa. Per questo 5 persone, due di Aversa e 3 del napoletano, sono state assolte dalle accuse di truffa informatica e furto d'identità. La sentenza è stata emessa dal giudice Discepolo del tribunale di Napoli all'esito del processo celebrato con rito abbreviato. 

I tre erano finiti sotto accusa in seguito alla denuncia di una coppia di anziani, residenti in provincia di Ancona, che si erano visti svuotare il conto corrente con la classica tecnica del phishing. Dopo aver carpito le credenziali per l'accesso al conto online alcuni malfattori, individuati successivamente, hanno effettuato bonifici per circa 18mila euro a persone che erano titolari di Postepay. I due aversani si sono visti bonificare circa 9mila euro nel complesso. 

Scoperto il raggiro la coppia sporse denuncia e dagli accertamenti effettuati si è riusciti a risalire alle Postepay ed ai loro titolari. I soldi erano ancora presenti sui conti (non era stato effettuato alcun prelievo). Dal processo è emerso, però, non solo che i 5 imputati non si conoscessero tra di loro né che avessero contatti con gli autori della truffa ma anche la circostanza che le loro carte avessero codici numerici in successione. 

Il pm aveva invocato una pena di due anni per tutti. Hanno retto, però, le argomentazioni dei difensori che sono riusciti a dimostrare l'estraneità dei loro assistiti al raggiro. Il giudice li ha assolti per non aver commesso il fatto. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Roberto Barbato, Antonio Principe ed Alessio Ruoppo.  

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