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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Adescati su internet e truffati con finti 'cavallo di ritorno': componente della banda torna libero

Il Riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 27enne

Torna libero Ivan Caradente, 27enne di Castel Volturno, coinvolto in una inchiesta dei carabinieri di Castel Volturno su un sistema di adescamento, truffa ed estorsione con la complicità della pusher Elisabetta Visconti (coinvolta anche in una indagine della Dda di Napoli sulle piazze di spaccio nella Valle di Suessuola e Marcianise) e lo spacciatore Luigi Biondi.

La Dodicesima Sezione del Riesame del tribunale di Napoli ha accolto l'istanza di riesame presentata nell'interesse di Caradente dal suo legale, l'avvocato Ferdinando Letizia. I giudici partenopei hanno quindi annullato l'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 18 dicembre scorso disponendo quindi l'immediata scarcerazione del 27enne.

Secondo quanto accertato dalla Procura sammaritana Visconti adescava gli uomini su un sito di incontri. Li convinceva ad andare a casa sua a Castel Volturno e dopo sopraggiungevano i complici Caradente e Biondi che prospettavano alle ignare vittime furti delle proprie vetture. Lì scattava il cavallo di ritorno per ottenere la restituzione della vettura. In altre occasioni la 50enne di San Felice a Cancello si faceva pagare affitto o versare contanti per spese alimentari extra lusso. In una occasione si è resa responsabile del reato di induzione a non rendere dichiarazioni all'autorità giudiziaria. Aveva convinto un suo 'amante' 80enne a non sporgere denuncia.

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