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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Tangenti dei Casalesi per il parcheggio, le intercettazioni entrano nel processo

È quanto disposto dalla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha affidato l'incarico al perito trascrittore

Le intercettazioni entrano nel processo sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi in particolare del boss Michele Zagaria nel parcheggio di via San Carlo a Caserta. È quanto disposto dalla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Sergio Enea con a latere i giudici Giuseppe Zullo e Norma Cardullo che hanno affidato l'incarico al perito trascrittore. Sono finiti sotto processo Michele Patrizio Sagliocchi, il boss Michele Zagaria, l’attuale dirigente del Comune di Caserta Francesco Biondi, l’architetto Carmine Domenico Nocera, Gaetano Riccardi nipote di Sagliocchi, Fabio Fontana, Teresa Capaldo, accusati a vario titolo di associazione a delinquere con l'aggravante della agevolazione mafiosa,corruzione, autoriciclaggio, falso ideologico, trasferimento fraudolento di valori.

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dai pm della Dda Alessandro D'Alessio e Fabrizio Vanorio, l'imprenditore Sagliocchi, amministratore di fatto delle società che si sono succedute nella costruzione del centralissimo parcheggio interrato su tre piani, avrebbe complessivamente corrisposto, a titolo corruttivo, 270mila euro in contanti agli architetti e all'ex dirigente del settore urbanistico del Comune (nella vicenda corruttiva venne coinvolto anche l'ex assessore Giuseppe Greco cui posizione è stata archiviata) per agevolare il rilascio del permesso a costruire e degli altri atti connessi e susseguenti, nonché per evitare controlli sul cantiere da parte delle autorità preposte.

Nel corso dell'udienza è stato escusso l'ufficiale della guardia di finanza del nucleo operativo di Roma che effettuò le indagini. Dalle dichiarazioni dell'ufficiale è emerso che l'attività di indagine partì da Patrizio Michele Sagliocchi poiché risultò connesso a Valerio Tremiterra in una inchiesta della Dda partenopea sui legami di imprenditori e commercianti legati al clan Nuvoletta/ Polverino. In particolare l'imprenditore Sagliocchi venne coinvolto nella vicenda dell'acquisto del Cinema Posillipo per favorire il riciclaggio del denaro della consorteria criminale. Destinatario di una misura cautelare i finanzieri piazzarono cimici nei due alloggi a Pizzo Ferrato e a Cassino dove Sagliocchi era ristretto ai domiciliari.

Gli uomini delle fiamme gialle monitorarono le continue visite ricevute da Sagliocchi tra cui quella di Emilio Bilotta promotore finanziario di Ariano Irpino che ha scelto per tale vicenda giudiziaria il rito abbreviato. Grazie alle conversazioni tra i due i finanzieri svelarono lo schema corruttivo per la realizzazione del parcheggio San Carlo a Caserta. Si torna in aula nel mese di gennaio per il prosieguo dell'esclusione dell'ufficiale delle fiamme gialle.

 Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giovanni Cantelli, Giuseppe Stellato, Enzo Di Vaio, Guido Diana, Michele Di Fraia, Paolo Di Furia, Emilio Martino, Alfonso Quarto, Alessandro Barbieri, Mauro Iodice, Stefano Montone, Giuseppe Ceceri. Il Comune di Caserta si è costituito parte civile rappresentato dall'avvocato Lidia Gallo.

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