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Cronaca Bellona

Continua a perseguitare la vicina dopo la condanna per stalking, spedito in carcere

Molestie anche durante la detenzione domiciliare: ululava dalla finestra per attirare l'attenzione della vittima

Si sono aperte le porte del carcere per A.G., 32enne di Bellona, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti dell'ex vicina, perseguitata anche dagli arresti domiciliari.

Nel maggio scorso è stato condannato a un anno ed 8 mesi di reclusione dalla prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Giovanni Caparco. Condanna che stava scontando ai domiciliari proprio nell’abitazione di fronte all’oggetto del suo desiderio, la vicina 24enne. La ragazza, assistita dall’avvocato Pierluigi Mercorio, più volte ha sottolineato alla Procura sammaritana l’assurdità della vicenda e il perdurare dello stato d’ansia nell’apprendere che il proprio stalker era a pochi passi da lei. Difatti gli atti persecutori non sono terminati nonostante la detenzione domiciliare. Il 32enne continuava a spiarla dalla finestra, si metteva a ululare dal balcone per farle comprendere quanto la 24enne lo eccitasse. Non sono mancate insistenti telefonate anonime sul cellulare della vittima. Giunto l’aggravamento della misura cautelare, A.G. è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Lo stalker venne tratto in arresto il 13 settembre 2023 dai carabinieri della stazione di Vitulazio a seguito dell'ennesimo atto intimidatorio compiuto nei confronti della vicina. La vicenda nasce dopo l'ennesimo rifiuto ad un ossessivo corteggiamento nei confronti della 24 enne che abitava poco distante dal 32enne nella stessa strada. La giovane più volte declinò alle 'carinerie' del 32enne che vedendosi respinto per un'ennesima volta mise in atto gli atti persecutori. La spiava, la pedinava e in una occasione in preda dell'ira avrebbe iniziato a lanciare pietre contro l'abitazione della 24enne. La ragazza esasperata denunciò tutto ai carabinieri. I militari infatti arrestarono il 32enne nell'atto di compiere l'ennesimo gesto intimidatorio nei confronti della 24 enne. Il gip sammaritano dispose la misura del divieto di avvicinamento con il relativo aggravamento della misura cautelare a seguito dell'ennesima violazione disponendo gli arresti domiciliari. La condanna a un anno ed 8 mesi di reclusione disposta dal collegio sammaritano non è servita come deterrente.

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