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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cesa

Società batte cassa e trascina Comune in tribunale: si rischia nomina commissario

La Dhi chiede l'adeguamento del canone ma l'Ente non risponde all'istanza: silenzio illegittimo

Dhi batte cassa e chiede l'adeguamento del canone e la relativa revisione del compenso maturato nel corso degli anni. Emerge da una sentenza del Tar relativa un ricorso della società sul silenzio serbato dal Comune di Cesa, che non si è costituito in giudizio, alla sua richiesta. 

I giudici dell'ottava sezione, presidente Alessandro Tomassetti, hanno accolto il ricorso della società e dichiarato l'illegittimità del silenzio dell'amministrazione che non ha risposto all'istanza di adeguamento del canone formulata dalla ditta. "Tutti i contratti ad esecuzione periodica o continuativa relativi a servizi o forniture debbono recare una clausola di revisione periodica del prezzo. La revisione viene operata sulla base di una istruttoria condotta dai dirigenti responsabili dell'acquisizione di beni e servizi", si legge nel verdetto del Tar. 

"Un obbligo" a cui l'Ente non ha provveduto e per questo il suo silenzio alla richiesta della Dhi è illegittimo: "non avendo l’amministrazione concluso il relativo procedimento, motivatamente determinandosi in senso favorevole o sfavorevole, con provvedimento espresso".

Adesso il Comune avrà 90 giorni per "concludere il procedimento avviato su domanda della ricorrente" e in caso di inadempienza verrà nominato quale commissario ad acta il prefetto di Caserta, con facoltà di nominare un delegato, per completare l'iter. Il commissario eventualmente nominato sarà a spese del Comune.  

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