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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Lusciano

False fatture, condanna definitiva per imprenditore

Ha incassato 2 anni di reclusione. La Cassazione ha confermato il verdetto emesso dalla Corte d’appello

L'imprenditore ottantunenne Arcangelo Cantone ha ricevuto una condanna irrevocabile per false fatturazioni, dopo che la Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso presentato contro la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Napoli lo scorso 13 giugno.

Cantone, tramite il suo legale, aveva presentato il ricorso in Cassazione sostenendo violazioni procedurali e vizi di motivazione nell'ordinanza dell'Appello. Tuttavia, la quarta sezione penale della Corte Suprema ha respinto il ricorso confermando la sentenza di due anni di reclusione.

Il ricorrente contestava l'introduzione di una circostanza non vera riguardante la convivenza con suo figlio Luciano, ma la Corte di Cassazione ha ritenuto che i giudici di Napoli avessero correttamente acquisito la documentazione necessaria, che dimostrava la convivenza effettiva tra padre e figlio al momento della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini nel 2017.

Secondo la Corte Suprema, questa circostanza, unita ad altre condotte di Cantone, dimostrava la sua volontà di sottrarsi alla conoscenza del processo, come richiesto dalla legge. Pertanto, la sentenza della Corte d'appello di Napoli è stata confermata.

La decisione della Corte di Cassazione è stata emessa il 24 gennaio scorso, e le motivazioni sono state rese note alla fine di marzo, chiudendo così definitivamente la vicenda giudiziaria di Arcangelo Cantone.

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