Scava terra dall'alveo del fiume: finisce nei guai

Beccato a scavare con un caterpillar sabbia dall'alveo del fiume Peccia, tra Rocca d'Evandro e Mignano Monte Lungo. Per questo i militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Vairano Patenora hanno denunciato l'esecutore degli interventi abusivi.

I militari, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in danno all’ambiente a Mignano Monte Lungo, e precisamente in località “Colle della Castagna”, hanno sorpreso una persona alla guida di un autocarro carico di circa 4 metri cubi di materiale terroso/sabbioso mentre percorreva una pista all’interno di terreni di proprietà confinanti con il fiume Peccia.

Dall’ispezione dei luoghi, i carabinieri, hanno riscontrato che, a circa 150 metri dal punto in cui era stato fermato il camion, ubicato nel limitrofo comune di Rocca D’Evandro, vi era un escavatore all’interno dell’alveo del fiume, utilizzato per scavare e caricare sull’autocarro il materiale terroso/sabbioso presente all’interno dell’alveo stesso.

Continuando l’ispezione dei luoghi, i carabinieri hanno accertato che già erano stati scaricati lungo le sponde del fiume Peccia diversi cumuli dei materiali inerti fluviali escavati, ancora bagnati, utilizzati per rinforzare le sponde del fiume. Il susseguente accertamento non ha evidenziato il possesso di alcuna autorizzazione per l’esecuzione degli interventi.

Pertanto, i carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo dell’escavatore marca Caterpillar utilizzato per eseguire gli interventi di escavazione del materiale terroso/sabbioso all’interno dell’alveo del fiume Peccia, corso d’acqua classificato pubblico e, quindi, sottoposto a tutela paesaggistica. L’esecutore degli interventi abusivi è stato deferito in stato di libertà per aver eseguito quanto descritto in assenza del necessario titolo urbanistico-edilizio e della autorizzazione paesaggistica, con deturpamento o alterazione di bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione dell’autorità, nonché per aver eseguito gli interventi in assenza della necessaria autorizzazione idraulica.