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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Teano

Opere rubate al museo, la perizia: "Il busto è autentico"

Il consulente incaricato dalla Procura sammaritana ha accertato che si tratta di un reperto storico

Depositata la perizia superpartes sul busto rinvenuto a casa dell’avvocato posizione dell’avvocato Mastrostefano per accertarne l’autenticità. Il perito della Procura ha ammesso che si tratta di un busto autentico, di valore storico risalente all’epoca romana.

È quanto accaduto nel corso dell'udienza celebrata dinanzi al giudice monocratico Giorgio Pacelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo per le opere d'arte trafugate al Museo Archeologico e al Teatro Romano di Teano e rivendute a professionisti dell'area sidicina. Si torna in aula nel mese di aprile per le discussioni dei legali.

Sono finiti sotto processo l'avvocato Gerardo Mastrostefano, 58enne di Teano; il sanitario Emilio Autieri, 73enne di Teano; Massimo Aversano, 51enne di Teano; Luca Compagnone, 46enne di Teano; Domenico De Biasio, 26enne di Teano; Antonio Pane, 30enne di Teano accusati a vario titolo di ricettazione di reperti archeologici e furto aggravato dall'utilizzo di una minorenne.

L'indagine condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli con la collaborazione degli uomini della Compagnia di Capua iniziò nel gennaio 2016 seguendo le tracce di un furto commesso nel Museo Archeologico di Teano dove venne sottratta di una lucerna in terracotta apposta su una tomba cappuccina. I militari risalirono ai responsabili di quel furto compiuto il 13 gennaio 2016 ad opera di Antonio Pane, Domenico De Biasio e di una ragazzina che venne impiegata per un altro furto di reperti archeologici consumatosi presso il Teatro Romano di Teano.

Seguendo gli imputati scoprirono il sistema di furti non solo di opere antiche ma anche di porte, sedie e attrezzature da giardinaggio, nonché il meccanismo di vendita illegale a professionisti e le varie correlazioni con gli altri imputati. A casa del sanitario Autieri i carabinieri rinvennero circa 170 reperti depredati dal Teatro Romano e dal Museo Archeologico di Teano. Al seguito di un blitz a casa del legale Mastrostefano venne rinvenuto un busto maschile in marmo di epoca romana e nella casa paterna circa 33 opere perlopiù funerarie. Le opere sequestrate di verosimile interesse archeologico avevano un valore di mercato pari a 500.000 euro.

Nella difesa sono impegnati gli avvocati Paquale Rocco, Ciro Balbo, Ignazio Maiorano, Francesca Grazia Forte, Giovanni Scoglio.

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