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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Prisco

Truffa da 20 milioni di euro, le indagini difensive entrano nel processo

I legali di Rascio e Ziccardi hanno prodotto i verbali dei loro accertamenti tecnici

Le indagini difensive entrano nel processo sulle frodi fiscali ai danni dello Stato che si sta celebrando dinanzi al collegio della Terza Sezione presieduta da Francesco Rugarli (a latere Giuseppe Meccariello e Anna Sofia Sellitto)

I difensori di Marco Ziccardi, finito nel mirino degli inquirenti, hanno prodotto dei verbali a chiarimento dei legami tra i computati e nelle società cartiera oggetto del dibattimento. Si torna in aula nel mese di maggio per l'escussione dei testi della difesa del finanziere infedele Luigi Cestrone. 

Sono finiti sotto processo il finanziere Luigi Cestrone; Carlo Sales; Danilo Sales; Marco Ziccardi; Alejandro Fabian Rascio; Giuseppe Dello Iacono; Raffaele Perrino (quest’ultimo accusato di accesso abusivo al sistema informatico) accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato, riciclaggio, fatture per operazioni inesistenti, falsità in bilancio. Grazie a una complessa indagine di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria svolta, sotto la direzione di magistrati della Procura partenopea, da militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta e da personale dell’Agenzia delle Dogane di Napoli, è stato possibile individuare e ricostruire un articolato meccanismo fraudolento attraverso cui le società inserite nel circuito dell’organizzazione erano in grado di conseguire indebitamente ingenti evasioni e risparmi di imposta.

L’indagine scaturí da una verifica ai fini Iva nei confronti di una società operante nel commercio di prodotti elettronici, proseguita mediante intercettazioni sia telefoniche che ambientali furono acquisiti dati ed elementi che permettevano di accertare la commissione da parte dell’associazione composta da professionisti e consulenti contabili, imprenditori compiacenti e amministratori formali e/o teste di legno, di plurime frodi fiscali operate attraverso l’emissione e l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché l’utilizzo dello schema tipico delle cosiddette 'frodi carosello', ovvero, lo sfruttamento del sistema del "reverse charge" utilizzando delle società fittizie (cosiddette 'cartiere'), interposte all'interno di un'operazione commerciale, al fine di far sorgere un diritto (in realtà inesistente) a detrarre l'Iva sugli acquisti e far ricadere, invece, l’onere tributario sulle citate società cartiere che non versavano nulla all’erario. Venne, inoltre, rilevato il ricorso ad indebite compensazioni di imposta attraverso l’utilizzo di crediti in realtà inesistenti. In tale contesto, emerse che l’organizzazione, per attribuire parvenza di regolarità contabile e fiscale alle sottostanti operazioni commerciali e finanziarie, si avvaleva dell’ausilio di consulenti fiscali e commercialisti, nonché del maresciallo della Guardia di Finanza, in congedo Luigi Cestrone.

In particolare, mentre i professionisti si occupavano di pianificare le operazioni soggettivamente e/o oggettivamente inesistenti attraverso l’utilizzo di società di comodo, il finanziere provvedeva, insieme ad altri membri del sodalizio, sia al reclutamento delle teste di legno cui intestare fiduciariamente le società di comodo sia a tutti gli adempimenti necessari alla realizzazione delle fittizie operazioni commerciali. Grazie a tale meccanismo, le società coinvolte hanno potuto usufruire di ingenti risparmi d’imposta, realizzando proventi illeciti da evasione fiscale per oltre 20 milioni di euro.

Nel collegio difensivo sono impegnati tra gli altri gli avvocati Giuseppe Stellato, Nicola Leone, Gaetano Balice, Francesco Picca, Paola Tafuro, Giambattista Vignola. 

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