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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Mondragone

Ucciso con 5 colpi di pistola: invocate due condanne. Nuove indagini sul mandante del delitto

Il pubblico ministero Armando Bosso ha chiesto 25 anni a testa per Camasso e Degli Schiavi

Venticinque anni di reclusione a testa. È la pena richiesta dal Sostituto Procuratore Armando Bosso nel corso della sua requisitoria nel processo celebratosi dinanzi alla Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello con a latere Honoré Dessì, per l'omicidio di Giovanni Invito, avvenuto il 17 ottobre 2007 a Mondragone, per il quale sono imputati Mario Camasso e Michele Degli Schiavi.

"L'istruttoria dibattimentale ha dimostrato la responsabilità degli imputati. Si tratta di omicidio volontario con dolo diretto. Assumono stupefacenti insieme, si camuffano mediante l'utilizzo di cuscini, si mettono a bordo di un SH e raggiungono Giovanni Invito. Lo scooter è condotto da Mario Camasso, Michele Degli Schiavi scende dallo scooter ed impugnando la pistola con due mani esplode 5 colpi di arma da fuoco tutti concentrati al torace a distanza ravvicinata e lo lasciano lì morente dopo essersi assicurati che l'obiettivo è stato colpito a morte", ha ricostruito il sostituto procuratore Bosso nella sua requisitoria aggiungendo che "sul mandante dell'omicidio verranno effettuate ulteriori indagini". Nel corso dell'udienza nella sua discussione l'avvocato Ferdinando Letizia, che rappresenta le parti civili, si è associato alle richieste della Procura con la condanna degli imputati. Si torna in aula fra qualche settimana per le discussioni dei legali degli imputati.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti si trattò di un omicidio premeditato. La morte di Giovanni Invito consumatasi il 17 ottobre 2007 in via Duca degli Abruzzi a Mondragone sarebbe stata la conseguenza di un torto subito. Erano le 23 circa del 17 ottobre 2007 quando i due imputati secondo la ricostruzione della Procura a bordo di uno scooter Sh raggiunsero la vittima e lo freddarono con 5 colpi di arma da fuoco, a rapida sequenza.

Nell'immediatezza del delitto le indagini si concentrarono su Camasso e Degli Schiavi individuati come responsabili dell'omicidio ma il procedimento subì una battuta d'arresto per assenza di sufficienti indizi. Nel 2020 ci fu la riapertura delle indagini ad opera dei carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone esitata con l'arresto nel luglio scorso dei due imputati. Nella difesa sono impegnati gli avvocati Francesco Liguori e Nicola Alessandro D'Angelo per gli imputati; Ferdinando Letizia per le costituite parti civili.

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