Rifiuti e un cinghiale nell'officina: scatta il sequestro
Il titolare è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti
Un'officina meccanica di Casagiove è stata sequestrata dai carabinieri per reati ambientali. Al suo interno in mezzo ai rifiuti c'era addirittura un cinghiale.
Il blitz in mattinata. I militari della locale stazione, insieme al personale dell'Arpac, eseguono un controllo finalizzato alla tutela e salvaguardia dell’ambiente. Al loro arrivo l'officina, grande circa 150 metri quadrati e suddivisa in più locali, è nel pieno delle attività: addetti al lavoro, attrezzature varie pronte all'uso.
Si procede con le verifiche ed i sopralluoghi. I militari dell’Arma trovano rifiuti speciali sia pericolosi che non: imballaggi misti, ferraglia, stracci intrisi di olio, lattine d’olio fuori uso, batterie al piombo esauste, pneumatici fuori uso, filtri d’aria e tubazione mista di motori e altri rifiuti frammisti con rifiuti urbani.
Il titolare, non è in grado di fornire la documentazione attestante il corretto deposito e smaltimento dei rifiuti trovati né ha esibito l’autorizzazione sanitaria, il certificato di industria insalubre e l’iscrizione all’albo speciale artigiani. Era in possesso solo di un registro di carico e scarico “rifiuti” sul quale, però, non risultava annotato nulla.
Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti. Il locale, invece, sottoposto a sequestro. Nel corso dell’attività i carabinieri hanno accertato che all’interno di un ambiente in prossimità dell’officina vi erano chiusi degli animali, 4 cani privi di microchip e un cinghiale. L'animale è stato abbattuto sul posto da personale dell’Asl e portato via per la distruzione.
