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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Mozzarella alla soda caustica, condannato Bellopede

Il tribunale gli ha inflitto una pena di tre anni

Tre anni è la pena stabilita dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per l’imprenditore bufalino Salvatore Bellopede, accusato di aver usato il latte adulterato per produrre la mozzarella di bufala campana dop.

Come riporta l’Ansa, il collegio presieduto da Luciana Crisci ha anche dichiarato l'estinzione dei reati per prescrizione per altri imputati, in particolare per gli ex titolari dell'allevamento bufalino di San Potito Sannitico, comune dell'Alto-Casertano, da cui Bellopede avrebbe acquistato il latte; si tratta dei fratelli Cecilia, Marcello e Carmine Crispino, e della madre dei tre, Anna Altieri, tutti difesi da Luca Tornatora e Vittorio Giaquinto.

Bellopede e il fratello vennero arrestati nel febbraio del 2017 per aver, secondo l’accusa, posto in commercio prodotti caseari destinati all’alimentazione, realizzati con latte crudo che era stato da altri adulterato attraverso l’aggiunta di un additivo non autorizzato (soda caustica) e per aver posto in commercio prodotti caseari destinati all’alimentazione, pericolosi alla salute pubblica perché provenienti da allevamenti non ufficialmente indenni da tubercolosi.

Dalle indagini emerse, inoltre, che il latte veniva conservato anche per 7-8 giorni, quindi veniva trattato con la soda caustica per abbattere la carica batterica e farlo passare indenne alle analisi di laboratorio. Dalle intercettazioni gli indagati parlavano del trattamento per ridurre l'acidità: "Si sente puzza... ci mischiamo un po' di soda dentro".

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