Morto carbonizzato in pineta, è giallo sull'identità della vittima
Potrebbe trattarsi di un docente di scienze motorie di 58 anni di cui si sono perse le tracce. L'auto è intestata alla madre
E' giallo sull'identità del corpo carbonizzato ritrovato a bordo di una Dacia Duster vecchio modello in prossimità della Pineta di Cellole in località Pietre Bianche nella tarda mattinata di oggi (4 novembre).
Il giallo dell'identità
I resti anneriti dell'uomo sono stati portati all'istituto di medicina legale di Caserta per essere sottoposti ad ulteriori accertamenti al fine di verificarne la compatibilità con il figlio dell' intestataria della vettura, una donna di 83 anni di Cellole, di cui si sono perse le tracce proprio nella tarda mattinata di ieri (3 novembre). Si tratterebbe di P.C., un insegnante di scienze motorie di 58 anni in servizio a Minturno e socio di una cooperativa di salvataggio attiva sul Litorale Domizio. Da quanto apprende Casertanews da alcuni conoscenti, il 58enne avrebbe impianti dentari e protesi ossee che potrebbero facilitare il riconoscimento.
Le indagini
E' stato aperto un fascicolo d'inchiesta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Chiara Esposito e condotte dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca e del nucleo investigativo di Caserta. Proprio i militari in queste ore stanno passando al setaccio la vita della presunta vittima sentendo conoscenti e familiari. Al momento non si esclude alcuna ipotesi sulle cause del decesso e sul possibile movente di un omicidio.
Il macabro ritrovamento
Giaceva al posto di guida a bordo della Dacia Duster completamente annerita e con parte dei vetri infranti a causa dell'incendio quando è stato ritrovato da un pescatore che ha allertato i soccorsi. La pioggia torrenziale di questi giorni ha evitato che il rogo coinvolgesse il canneto in prossimità del quale è stata fatta la macabra scoperta nella tarda mattinata.
