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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Sessa Aurunca

Risultano in ospedale ma i cellulari sono “lontani”: carabinieri ‘inguaiano’ la cricca dei furbetti

L’analisi delle celle su cui si agganciavano gli smartphone incastra i medici assenteisti

Testimonianza fiume del tenente dei carabinieri Forziati nell'ambito del processo ai furbetti del cartellino dell'ospedale di Sessa Aurunca. Il militare dell'Arma ha raccontato al collegio presieduto dal giudice Loredana Di Girolamo, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la genesi delle indagini e le attività che hanno permesso di incastrare gli assenteisti.

Un'escussione durata oltre sei ore durante le quali c'è stato solo l'esame da parte del pm Anna Ida Capone. Forziati non solo ha rivelato la genesi dell'indagine. I carabinieri stavano intercettando due persone su un presunto traffico di opere d'arte ma dal tenore delle conversazioni emersero ben altre condotte relative all'assenteismo in ospedale. Così i carabinieri hanno iniziato a monitorare la situazione sia installando telecamere nei pressi dei marcatempo sia facendo controlli incrociati sulle celle a cui si agganciavano i cellulari degli imputati. Così - ha spiegato Forziati - è stata scoperto il sistema. In pratica, i dipendenti - medici, infermieri e personale amministrativo - pur risultando in servizio erano piuttosto distanti dal luogo di lavoro come evidenziato dall'analisi delle celle. Si torna in aula a metà dicembre.

Nel processo sono imputati: Ferdinando Pasquariello, 62 anni di Caserta; Maria Rosa Matano, 47 anni di Caserta; Nives De Francesco, 63 anni di Mondragone; Rocco Leone, 54 anni; Francesca Macrì, 49 anni; Anna Maria Sorrentino, 64 anni; Alfredo Miosotis, 52 anni di Sessa Aurunca; Giacomo Freda, 52 anni di Sessa Aurunca; Carlo Gallinaro, 63 anni di Formia; Giuseppe Di Iorio, 62 anni di Sessa Aurunca, Martina Battaglia, 46 anni di Caserta; Salvatore Migliozzi, 69 anni di Carinola; Elio Maria Gaetano Avagliano, 60 anni di Roccamonfìna; Elvira Maggi, 41 anni di Caserta; Domenico Perretta, 53 anni; Antonietta Olimpia Di Bella, 64 anni; Luigi Mascolo, 55 anni; Gaetano Tessitore, sindaco di Francolise e medico; Ugo Attanasio (di Sessa Aurunca), Anna Bufano (residente a Sessa Aurunca), Giuseppina Ricciardi (di Carinola), Domenico Bova (di Carinola), Gloria Dell’Estate (residente a Sessa Aurunca), Vinicio Ferone (di Casoria), Nicoletta Iannotta (di Napoli), Valentina Carpine (di Teano), Salvatore Di Cerbo (di Piedimonte Matese) e Luigi Ragucci (di Napoli).

Tutti sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dell'Asl. L'indagine condotta dai carabinieri di Capua aveva accertato diversi episodi di falsa attestazione in servizio presso l'ospedale San Rocco. In qualche circostanza i medici si sarebbero avvalsi della collaborazione di altri colleghi, o addirittura anche di persone esterne all'ospedale, per marcare il badge. Tra i casi più eclatanti quello di un medico che mandò il figlio a marcare il suo cartellino mentre si trovava in vacanza all'estero. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Gennaro Iannotti, Angelo Librace, Gianluca Di Matteo, Dario Pepe, Camillo Irace, Luigi Imperato, Luigi Iannettone, Carlo De Stavola, Angelo Raucci e Giuseppe Stellato.

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