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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

E' irregolare in Italia ma trova anche lavoro in nero: il giudice lo spedisce ai domiciliari

L'uomo era stato colpito da un decreto di espulsione ma ha fatto rientro nel casertano: "Qui ci sono la mia compagna e mio figlio"

Arresti domiciliari per G. D., 30enne albanese, tratto in arresto sabato 7 ottobre per reingresso illegale sul territorio nazionale.

È quanto disposto dal giudice monocratico Giuseppe Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere all'esito dell'udienza di convalida dell'arresto del 30enne eseguito dai carabinieri della sezione operativa del radiomobile della compagnia di Santa Maria Capua Vetere. I militari durante un servizio di controllo sulla SS 7bis nel comune di San Tammaro hanno fermato l'indagato a bordo di una Citroen C3 in compagnia di altri due connazionali. Il 30enne mostrava un atteggiamento insofferente ai controlli. All'esito di accertamenti i carabinieri hanno scoperto che era gravato da precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio nonché destinatario di un ordine di espulsione emesso dal tribunale di Verona, lo scorso 17 aprile, con divieto di reingresso in Italia.

Sono scattate quindi le manette ai polsi per il 30enne. Assistito dal suo legale, l'avvocato Annamaria Ferriero, il 30enne ha ammesso gli addebiti spiegando che è ritornato in Italia 10 giorni fa nonostante l'espulsione perché qui vivono i suoi genitori, la sua compagna e suo figlio. Infatti l'indagato seppur illegalmente sul territorio nazionale, vivrebbe a Marcianise con la propria compagna e lavorerebbe anche (in nero) in una impresa di pulizie. Il pm Antonio Fabozzi ha richiesto l'applicazione degli arresti domiciliari. Il giudice monocratico ha convalidato l'arresto e disposto la detenzione domiciliare a Marcianise.

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