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Cronaca Aversa

Furbetti del cartellino, gli indagati rispondono al gip

Respinte le accuse: la 'cortesia' di marcare il cartellino per più persone avveniva solo nei due giorni del rientro e perché avevano mezz'ora per la pausa pranzo ma poi erano regolarmente in Comune

Negata in blocco l'associazione "marcatempo/telecamera con presenza". È il risultato degli interrogatori di garanzia sostenuti dinanzi al gip Caterina Anna Arpino del tribunale di Napoli Nord dai furbetti del cartellino del Comune di Aversa coinvolti nell'operazione della Guardia di Finanza normanna, coordinata dalla Procura di Napoli Nord. Assistiti dagli avvocati Felice Belluomo, Alfonso Quarto, Maurizio Abbate, Cantelli, gli indagati hanno spiegato al gip che la 'cortesia' di marcare il cartellino per più persone avveniva solo nei due giorni del rientro - martedì e giovedì - e solamente perché avevano mezz'ora per la pausa pranzo. Poi erano regolarmente in servizio e presenti nel municipio.

Destinatari dei provvedimenti cautelari sono: Paolo Ruscigno, dipendente dell'area tecnica, al quale sono stati sequestrati 9mila euro ritenuti provento della truffa ai danni dello Stato, finito agli arresti domiciliari; divieto di dimora ad Aversa nei confronti di Cristina Accardo, Maria Grazia Chianese, Michele Cipullo, Daniele Della Vecchia, Michele Faraone, il dirigente Giovanni Gangi, Carmela Giametta, Angelo Iorio, Tommaso Mastronardi, Giuseppe Nugnes, Vincenzo Pagano e Filippo Rotunno.

Indagati a piede libero il dirigente Raffaele Serpico; Raffaele Maddalena, funzionario all'Ufficio Personale; Giovanna Di Girolamo, dell'ufficio Ragioneria; Francesca Cinquegrana, dipendente dell'Area Servizi al Cittadino; Rosa Parisi, assistente sociale; Antonio Pellegrino, addetto all'Anagrafe; Anna Romano, addetta all'ufficio Archivio e Protocollo; Michele Sabia, Istruttore Amministrativo all'Ufficio Personale; Andrea Trabucco, esecutore tecnico ai Lavori Pubblici.

L'indagine, effettuata con l'acquisizione delle telecamere e dei documenti a riscontro, è iniziata proprio dal dipendente Ruscigno che si sarebbe recato in Comune ad orari insoliti per un dipendente pubblico, anche oltre le 11 del mattino. Così i finanzieri hanno installato le telecamere in Municipio per verificare la condotta del dipendente. Il monitoraggio ha evidenziato uno spaccato di illecità diffusa tra i dipendenti - in servizio al Comune o all'Ambito socio-sanitario - che sarebbero stati soliti allontanarsi dal Comune durante l'orario di servizio, non presentarsi a lavoro o ritardare l'ingresso o anticipare l'uscita potendo contare sui colleghi 'compiacenti' per la timbratura del badge e risultare regolarmente al lavoro. 

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