Spara al fidanzato della cugina, confessa e fa ritrovare l'arma

E' stato individuato il vero autore dell'agguato ad danni di L.S., 55enne di Santa Maria Capua Vetere, consumatosi nel pomeriggio dell'Immacolata a Santa Maria Capua Vetere in via Giotto presso il Rione Iacp nella palazzina O.

Erano verso le 14 quando si è innescata una violenta lite tra la vittima e la compagna. La donna ha allertato il padre che è sopraggiunto in compagnia del nipotino 18enne e di altri familiari. I congiunti della donna si sono precipitati nella Palazzina O dove vive L.S. rivendicandone l'onore. E' nata una lite violenta tra la vittima ed i familiari della compagna che è sfociata con un colpo di pistola che ha colpito al piede destro il 55enne mentre si trovava tra le scale ed il pianerottolo d'ingresso della propria abitazione. E' stato soccorso dagli altri condomini e trasportato presso l'ospedale civile di Caserta dove è stato poi dimesso nella tarda serata dell' 8 dicembre.

Nel frattempo sono state avviate le indagini ad opera degli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere e della squadra mobile della Questura di Caserta. In un primo momento si è attribuito la paternità del gesto il 'suocero' della vittima, padre della campagna. Una tesi che non ha convinto gli inquirenti. Proseguite le indagini i poliziotti sono risaliti al vero autore del gesto. Si tratta di N.M.,18enne sammaritano, cugino della fidanzata della vittima. Nei locali del commissariato sammaritano il 18enne accompagnato dal suo legale, l'avvocato Angelo Raucci, ha ammesso di aver sparato lui al 'cugino acquisito' perchè non aveva mai visto di buon occhio la relazione della cugina e voleva difenderla.

N.M. ha fornito indicazioni sull'arma utilizzata per ferire L.S. Si tratta di una pistola Beretta calibro 22 con matricola abrasa. Era stata nascosta poco dopo il ferimento e fatta ritrovare agli inquirenti in un cestino della spazzatura del giardinetto comunale in prossimità delle palazzine. Dai riscontri effettuati dalla polizia scientifica bossoli e munizioni dell'arma illegale rinvenuta sono risultati compatibili con i bossoli trovati nel luogo teatro della lite sfociata nel sangue. Acquisiti i nuovi elementi, il sostituto procuratore Gionata Fiore ha deferito N.M., per lesioni personali dolose aggravate, detenzione illecita di arma da sparo, porto abusivo di armi.