Muore dopo lo schianto in scooter: disposta l'autopsia. Si indaga per omicidio stradale

Un 30enne di Succivo è indagato per omicidio stradale per la morte di Antonio Cavallaccio, 43enne di Teverola, avvenuta nel pomeriggio di lunedì a Teverola, all'angolo tra via Casignano e via Cinque Vie. 

L'incidente si è verificato nel tardo pomeriggio. Stando ad una prima ricostruzione, la vittima viaggiava a bordo di uno scooter Sh 300 quando ha impattato violentemente contro una Renault Scenic guidata dal 30enne. Lo scontro ha sbalzato Cavallaccio sull'asfalto. Purtroppo il 43enne è morto sul colpo. Inutili i soccorsi del personale del 118. 

A provocare l'incidente sarebbe stata una mancata precedenza con il conducente dell'auto che non si sarebbe accorto della presenza dello scooter all'incrocio centrandolo in pieno. Il 43enne, sposato e con due figlie piccole, verosimilmente aveva il casco non allacciato. Il dispositivo di protezione, infatti, è stato trovato a distanza di diversi metri dal luogo dell'impatto. 

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Carinaro che hanno effettuato i rilievi per determinare la dinamica dell'incidente. Svolti anche i test tossicologici ed alcolemici sul 30enne per verificare le sue condizioni alla guida. Gli esiti delle analisi ancora non sono noti.

La salma di Cavallaccio, su disposizione della Procura di Napoli Nord, è stata trasferita all'istituto di medicina legale di Giugliano in Campania per l'autopsia. I mezzi incidentati sono stati sequestrati. Come da prassi è stato aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio stradale. I familiari della vittima hanno conferito incarico agli avvocati Giovanni Pizzo e Gaetano Laiso per seguire la vicenda giudiziaria.