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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Legale ex garante: "Nessuna assunzione responsabilità. Solo veicolato legittime istanze detenuti"

L'avvocato Sgambato interviene dopo il patteggiamento: "Pena concordata per evitare processo lungo e pesante psicologicamente"

Dopo il patteggiamento - avvenuto oltre un mese fa - l'ex garante dei detenuti della Provincia di Caserta esce allo scoperto attraverso una nota del suo legale, l'avvocato Claudio Sgambato.

"La dr.ssa Belcuore ha accettato a malincuore di accedere all’istituto dell’applicazione della pena su richiesta delle parti ex art. 444 cpp (patteggiamento nda), anche consigliato dallo scrivente difensore, per meri motivi opportunità e di strategia difensiva, al solo scopo di consentire alla dr.ssa Belcuore di voltare pagina e di poter continuare la sua attività professionale, senza la minaccia incombente di un lungo, pesante e costoso percorso processuale, che avrebbe portato ad un investimento di energie psicologiche ed economiche sproporzionate all'entità dei fatti realmente accaduti, fatti  per i quali la medesima Procura di S. Maria C.V., mai ha avanzato richieste di misure cautelari", scrive in una nota il legale.

"Si è pervenuti a tale soluzione dopo un lungo interrogatorio con la Procura di S. Maria C.V, ottimamente rappresentata dal dr. Fiore (il quale ha colto e compreso pienamente la reale portata dei fatti), nel corso del quale, la dr.ssa Belcuore, pur ammettendo di aver commesso probabilmente degli errori e prestato il fianco a contestazioni, ha respinto gran parte degli addebiti mossi nell’originario decreto di perquisizione, specie con riferimento ad utilità che avrebbe ricevuto per la sua attività istituzionale", prosegue.

"Non vi è stata alcuna sinallagmaticità tra i comportamenti della dr.ssa Belcuore, nella sua qualità di Garante, diversa da un mero, legittimo e forte  rapporto di condivisione con le esigenze di tutti i detenuti. La sentenza di applicazione pena ex art. 444 cpp (a pena condizionalmente sospesa) non implica, per legge e per costante giurisprudenza,  alcun accertamento o  assunzione di responsabilità penale", aggiunge.

"La dr.ssa Belcuore si è sempre battuta per i diritti dei detenuti e, come è noto, è stata sempre in prima linea nel denunciare gli abusi contro i detenuti  ed il fenomeno della droga in carcere. Mai si è permessa di influenzare illegittimamente le Autorità preposte al controllo dei detenuti e, men che meno, la Magistratura di Sorveglianza, essendosi solo fatta veicolo di legittime istanze dei detenuti medesimi. Per tali motivi,  la dr.ssa Belcuore, appena saputo di essere indagata, si è immediatamente dimessa per non creare danni all’Istituzione da Lei presentata ed ai detenuti della Provincia di Caserta", conclude.
 

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