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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

L’ultimo saluto a Mimmo Brillantino di Marcianise e del mondo della boxe

Don Gianni Vella: “Dare un senso a ogni atto della nostra vita”

Troppo angusta la nuovissima chiesa dedicata a Giovanni Paolo II per contenere quanti l’hanno assediata per portare l’ultimo saluto a Domenico Brillantino. Uomini di sport, autorità civili e militari, ma soprattutto i giovani, tanti giovani, si sono stretti attorno alla famiglia e alla Excelsior Boxe per la dipartita del maestro. Sin dalle dieci – quando il feretro è stato portato in chiesa – una gran folla si è radunata nel tempio di Via Clanio e all’orario fissato per la commemorazione funebre non erano pochi quelli che non sono riusciti a trovare posto. Opportunamente il comando dei Vigili Urbani ha chiesto ed ottenuto dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di aprire i cancelli per permettere di parcheggiarvi le auto dei numerosi intervenuti. Ai lati della bara due file di banchi occupati rispettivamente dagli allievi della palestra e da dirigenti delle numerose società regionali tecnici e le autorità – presenti molti esponenti dell’Arma dei Carabinieri – che hanno sentito il bisogno di far sentire la loro vicinanza alla famiglia. La moglie signora Rocchina, i figli Carmen, Enzo e Antonio, unitamente al genero, il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, ovviamente in prima fila, affranti dal dolore. “Domenico Brillantino – ha detto nella sua omelia Don Gianni Vella – ha voluto dare un senso alla sua vita, impegnandosi per la comunità, per i giovani, per i sani valori dello sport e dell’amicizia. Il suo è un esempio da seguire, in un mondo che diventa sempre più arido di valori”. Al termine della cerimonia c’è stato la commossa orazione funebre da parte del presidente provinciale del CONI Michele De Simone. Visibilmente commossi hanno preceduto l’uscita dalla chiesa del feretro in rapida successione Clemente Russo, Mirko Valentino, l’assessore allo sport Angelo Musone e il maestro della società Medaglia d’Oro Raffaele Munno, seguito da una cinquantina di praticanti la sua palestra, tutti, ovviamente, con gli occhi  gonfi di lacrime. Facevano ala al passaggio della bara due file di bambini – i più piccoli dell’Excelsior Boxe, armati di palloncini tricolori. Erano presenti tra gli altri il presidente regionale della FPI Apa, e tanti maestri, da Peppe Perugino, a Peppe Corbo, da Alessandro Leone, all’ex presidente dell’Excelsior Sgueglia e tantissimi altri. Non ha potuto partecipare all’evento l’altro pupillo di Brillantino, l’olimpionico Vincenzo Mangiacapre, partito alla volta di Sheffield per preparare il dual match con la Scozia. Si chiude con l’estremo viaggio verso il cimitero cittadino, una pagina di storia e di sport non solo di Marcianise, ma dell’intera Italia e del pugilato. Tra tre giorni Clemente Russo salirà sul ring di Firenze per l’esordio nelle World Series della sua ennesima scalata ai Giochi Olimpici: saranno i quinti per il pugile marcianisani, da conquistare e da affrontare con un impegno ben preciso e più oneroso del solito, con la memoria di Mimmo Brillantino da onorare al massimo.

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