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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Sessa Aurunca

La droga dei Muzzoni spacciata nei vicoli: invocate 6 condanne

Il pubblico ministero ha chiesto oltre 59 anni complessivi. Pena maxi per il genero del ras

Sei richieste di condanna per la piazza di spaccio gestita da elementi vicini al clan dei Muzzoni di Sessa Aurunca. Sono quelle formulate dal pubblico ministero della Dda nel corso della sua requisitoria pronunciata dinanzi al gip Giordano del tribunale di Napoli. 

Il pubblico ministero ha chiesto 20 anni per Ernesto Simeone, genero del ras Gaetano Di Lorenzo e considerato il capo del sodalizio; 12 anni per Carlo D'Angelo; 15 anni per Luca D'Angelo; 8 mesi per Oreste Lagnese, di Mondragone; 4 anni per Giada Di Toro, 23enne di Cellole; 8 anni per Alessia Agata Catanzaro, di Catania. Si torna in aula a fine gennaio per le arringhe dei difensori. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Mirella Baldascino, Angelo Librace, Gianluca Di Matteo e Luigi Mordacchini. 

Gli imputati sono stati coinvolti in un'inchiesta dei carabinieri che ha fatto luce sul business della droga venduta nella piazza di spaccio gestita da elementi vicini al clan dei Muzzoni ed attiva tra Sessa Aurunca e Mondragone. Al vertice del sodalizio ci sarebbe Simeone che, grazie anche al potere intimidatorio esercitato sul territorio essendo il genero dal ras dei Muzzoni, avrebbe creato e gestito in regime monopolistico una piazza di spaccio particolarmente redditizia tra i vicoli di Sessa Aurunca.

Dalle indagini, inoltre, è emerso come i vertici dell’associazione, con violenze e minacce, avrebbero impedito ad altri gruppi criminali di introdursi nella piazza di spaccio e costretto alcuni assuntori ad acquistare lo stupefacente esclusivamente da appartenenti al sodalizio. 
 

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