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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

L'ex ministro: "Nessuna segnalazione su Casalesi in Veneto". Ricorso Dda su scarcerazioni

Lamorgese convocata dalle difese insieme ad altri prefetti di Venezia

"Non ricordo segnalazioni relative alla presenza dei Casalesi ad Eraclea". Lo ha ribadito più volte l'ex ministro dell'Interno Luciana Lamorgese nel corso del processo a carico dell'ipotizzata cellula del sodalizio di Casal di Principe trapiantata al Nord Est e guidata dal presunto boss Luciano Donadio.

L'ex ministro sul banco dei testimoni

Lamorgese è stata escussa come ex prefetto di Venezia insieme ad altri colleghi che hanno occupato l'incarico dal 2000 al 2019: Giuseppe Leuzzi, Guido Nardone e Domenico Cuttaia. Lamorgese ha replicato alle domande dei difensori degli imputati ribadendo di non ricordare lettere o di aver adottato misure di prevenzione personali o patrimoniali. "Se volete vedere i verbali fate istanza di accesso agli atti alla Prefettura", ha risposto piccata l'ex ministro dell'Interno. E sul perché il Comune di Eraclea non sia stato sciolto per infiltrazioni nel 2020, quando Lamorgese era al Viminale, è stato il giudice a porre il veto. 

I prefetti: "Nessuna segnalazione su camorra"

A convocare gli ex prefetti sono stati gli avvocati di Donadio, Alberini e Gentilini. Tutti, sostanzialmente, hanno confermato che nel corso degli anni nessuna segnalazione al riguardo è stata fatta. Anzi. Quando ci fu il problema relativo all'accoglienza di 240 migranti il prefetto Cuttaia sarebbe stato in contatto con il sindaco Giorgio Talon, avversario politico di Mirko Mestre coinvolto nell'inchiesta. Ma di criminalità, ed in particolare di criminalità organizzata ad Eraclea, non si è mai parlato. Un altro prefetto, Nardone, ha ribadito come tra le principali criticità che affrontò nel suo periodo vi furono: "Pesca abusiva e centri sociali". Si torna in aula in settimana e sul banco dei testimoni ci sarà il governatore del Veneto Luca Zaia.  Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Alberini, Gentilini, Antonio Sforza, Emanuele Fragrasso, Porta e Stefania Pattarello.

Il ricorso contro le scarcerazioni

Intanto, la Dda di Venezia ha impugnato la decisione dei giudici di scarcerare i 14 imputati che da quasi 3 anni erano ancora sottoposti a misura cautelare. Tra di loro figurano anche il presunto boss Luciano Donadio, Raffaele Buonanno, Antonio Pacifico e Giuseppe Puoti. L'udienza al Riesame è in programma all'inizio di aprile. 

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