rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

La camorra dei manifesti elettorali: processo in Cassazione per 9 imputati

Tutti i condannati in Appello hanno impugnato la sentenza. Ultimo atto dinanzi alla Suprema Corte

Ultimo atto del procedimento a carico di 9 persone coinvolte nell'inchiesta sul monopolio dei manifesti elettorali nel Comune di Caserta nelle mani del clan Belforte. La quinta sezione della Corte di Cassazione ha fissato l'udienza per la fine di febbraio. 

Hanno impugnato la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello di Napoli Antimo Italiano condannato a 5 anni; Giovanni Capone, ritenuto il referente del clan Belforte nel Capoluogo e condannato in continuazione con altre sentenze a una pena complessiva a 16 anni e 6 mesi; Vincenzo Rea (7 anni), Antonio Merola (6 anni e 4 mesi), Modestino Santoro (4 anni e 4 mesi), Ferruccio Coppola (2 anni), Clemente Vergone (2 anni e 6 mesi), Mario De Luca (4 anni e 6 mesi), Virginia Scalino (10 mesi con l'attenuante dell'ipotesi più lieve dello spaccio di droga). Gli imputati sono difesi dagli avvocati Nello Sgambato, Fioravante De Rosa, Francesco Liguori, Alfonso Iovino, Domenico Di Stasio e Michele Di Fraia. Parti civili sono l'ex consigliera comunale Lucrezia Cicia (con l'avvocato Mauro Iodice), l'ex consigliere regionale ed attuale assessore comunale a Caserta Luigi Bosco (con l'avvocato Francesco Parente) oltre all'associazione "Antonino Caponnetto" (rappresentata dall'avvocato Gerardo Tommasone). 

Secondo l'accusa Giovanni Capone, all’epoca detenuto, utilizzando dei "pizzini" aveva dato precise disposizioni sull’affissione dei manifesti elettorali nella città di Caserta per le regionali del 2015 che sarebbe stata esclusiva per la società Clean Service. L'imposizione avveniva sia con intimidazioni esplicite, come captato nel corso delle intercettazioni, sia attraverso minacce rivolte ai singoli soggetti sorpresi ad affiggere i manifesti a tarda notte, sia coprendo i manifesti affissi senza ricorrere alla loro società, facendo poi arrivare il messaggio che tale inconveniente non si sarebbe verificato se si fossero rivolti alla ditta. Nel corso delle indagini vennero certificati anche alcuni episodi di spaccio di droga all'ombra della Reggia. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La camorra dei manifesti elettorali: processo in Cassazione per 9 imputati

CasertaNews è in caricamento