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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria a Vico

Bomba nell'auto del ras della droga: "La mettemmo dentro e saltò per aria"

Il retroscena nell'ambito dell'inchiesta sul clan Pagnozzi

C'è anche un attentato dinamitardo ai danni del ras della droga Gennaro Morgillo (non indagato in questa inchiesta) tra le imputazioni contestate dalla Dda ai danni di elementi del clan Pagnozzi con 14 arresti eseguiti nei giorni scorsi. 

A mettere a segno l'attentato sarebbero stati Pietrantonio Morzillo e Biagio Massaro, entrambi colpiti dalla misura cautelare. L'attentato sarebbe stato messo a segno la notte tra il 18 ed il 19 settembre del 2018 al Parco De Lucia di Santa Maria a Vico. Un ordigno piazzato nell'auto di Gennaro Morgillo che dalle informative nelle mani degli inquirenti in quel periodo sarebbe stato uno dei maggiori spacciatori di cocaina nella Valle Caudina e nella Valle di Suessola.

A fornire l'esplosivo sarebbe stato un costruttore (arrestato nel 2018) che avrebbe dato l'ordigno a Morzillo in cambio di droga. Poi ci fu l'agguato. A incastrare gli autori sia le celle telefoniche (si agganciano al luogo dove avvenne l'esplosione poco prima) sia alcune conversazioni in cui di fatto confessano.

In una, in particolare, parlano di "uno di Santa Maria a Vico che portava la cocaina sopra". Poi i dettagli sull'agguato: "arrivammo vicino l'auto di quello, aveva gli sportelli aperti senza la sicura, la prendemmo (la bomba nda) e ce la mettemmo dentro e lì saltò per aria". Per gli inquirenti l'agguato sarebbe legato all'attività di spaccio gestita da Morgillo in territori in cui è storicamente operativo il clan Pagnozzi. 

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