Armi, droga ed estorsioni: via agli interrogatori dei 14 indagati

Al via gli interrogatori delle persone indagate con le accuse di armi, droga ed estorsioni vicine al clan Pagnozzi. Tra coloro che si presenteranno in aula c'è anche il boss Luigi Bisesto. L'ordinanza di custodia cautelare eseguita nei giorni scorsi dai carabinieri di Benevento vede coinvolte 14 persone, tra cui anche alcuni cittadini casertani (di San Felice a Cancello).

Nel carcere di Benevento è previsto quindi l’interrogatorio di garanzia del boss caudino Luigi Bisesto, difeso dall’ avvocato Vittorio Fucci e dall’ avvocato Ettore Marcarelli. Bisesto è imputato di associazione a delinquere di stampo camorristico (416 bis) con il ruolo di capo-promotore del clan e di varie estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Bisesto, secondo gli inquirenti, sarebbe anche il gestore della cassa del clan. Come noto Luigi Bisesto è indicato, da più di 20 anni, dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Napoli nelle relazioni semestrali come capoclan dell’ omonimo clan Bisesto, operante nella Valle Caudina e nella Valle Telesina con ramificazione nel casertano e napoletano.

All’ interno dell’ordinanza di custodia cautelare viene messo in rilevo un’ intercettazione, tra le tante a carico di Bisesto, in cui quest’ ultimo durante un colloquio con una vittima delle estorsioni, rivoltasi al Bisesto stessi per far cessare le richieste estorsive, conferma di essere il capo indiscusso dell’ omonimo clan, così come poi sarà confermato anche da vari imputati in molteplici intercettazioni e da diversi collaboratori di giustizia (pentiti). Luigi Bisesto vanta precedenti di associazione a delinquere di stampo camorristico, estorsioni aggravate dal metodo camorristico e omicidio. Questa mattina il boss, assistito dall’avvocato Vittorio Fucci e dall’ avvocato Ettore Marcarelli, fornirà la sua versione dei fatti.