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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Caiazzo

Appalto da 7 milioni e la promessa delle giostrine: comune casertano 'tirato in ballo'

L'intercettazione nella stanza dell'ex sindaco Figliolia con l'imprenditore Musella: "Allora per Pozzuoli ci vuole di più"

Un appalto a Caiazzo, il bando da 72mila euro per le giostrine e una frase captata nello studio dell'ex sindaco Vincenzo Figliolia: "Allora per Pozzuoli ci vuole di più". 

La vicenda viene fuori dall'inchiesta della Procura di Napoli sulla corruzione per gli appalti al Rione Terra di Pozzuoli e per la quale nella mattinata di lunedì sono scattate le misure cautelari con l'ex primo cittadino finito in carcere insieme all'ex dirigente del Pd Nicola Oddati e all'imprenditore Salvatore Musella. 

E' il 2 dicembre del 2021 quando nello studio di Figliolia ci sono Musella e l'ex segretario comunale. Parlano del parcheggio realizzato nell'ex Cava Regia a Pozzuoli. Poi si passa a discutere dell'appalto di Caiazzo relativo alla "riqualificazione tecnologica e adeguamento normativo degli impianti inerenti edifici scolastici, campo sportivo e illuminazione pubblica comune Caiazzo". Un appalto da 6 milioni 785mila euro vinto dalla Cytec di Musella - per la quale lavorava anche il casertano Antonio Carrabba destinatario di una misura cautelare dell'obbligo di dimora - alla fine di novembre 2021. 

Contestualmente c'è un altro bando, relativo alla progettazione e realizzazione e gestione di un parco giochi in via Caduti sul Lavoro. La gara è andata deserta e, almeno dal tenore delle conversazioni puteolane, il sindaco Stefano Giaquinto (non indagato) avrebbe chiesto a Musella di occuparsi del parco giochi, oggetto di lamentele da parte dei cittadini. Quindi l'ironia: se a Caiazzo ci sarebbe stata la promessa di giostrine per 70mila euro allora a Pozzuoli bisogna prevedere una "donazione" ancora maggiore. Un discorso che viene 'bollato' come scherzoso dagli inquirenti ma che finisce ugualmente nel provvedimento cautelare. 

La vicenda di Caiazzo per lo stesso pubblico ministero non avrebbe elementi illeciti: non si tratterebbe né di corruzione, né di concussione. Non risulta che la stessa Procura di Napoli abbia trasmesso la notizia di reato per competenza a Santa Maria Capua Vetere.

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