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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Agguato al semaforo nella faida di camorra: condannato a 30 anni

La Cassazione conferma la sentenza per Cantiello nonostante la confessione

Trent'anni di carcere per Salvatore Cantiello, 54 anni, per il delitto di Nicola Cirillo, avvenuto nel luglio del 1997 a Casal di Principe. 

La Corte di Cassazione ha reso note le motivazioni della sentenza con cui ha confermato il verdetto pronunciato dalla corte d'assise d'appello di Napoli il 20 marzo 2023. La Suprema Corte da un lato ha confermato la premeditazione del delitto mentre dall'altro ha escluso le attenuanti per la confessione resa da Cantiello che per i giudici sarebbe stata "parziale, utilitaristica e non evidenziava alcuna resipiscenza". Il verdetto è stato quindi confermato.

Cirillo venne ucciso nell'ambito della faida interna al clan dei Casalesi tra i gruppi Schiavone e Bidognetti. La volontà di eliminarlo era stata espressa dal capoclan Francesco Schiavone, detto Sandokan, ma la fase esecutiva fu decisa solo il giorno prima del raid di piombo. 

I killer - come confermato dallo stesso Cantiello - erano a conoscenza delle abitudini di Cirillo. Lo intercettarono mentre si recava a lavoro e gli spararono diversi colpi di arma da fuoco mentre la vittima era ferma al semaforo di corso Umberto a Casale. 

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