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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Vanto: 'Red Bull mette le ali ai Napoletani. O forse li offende come Calderoli?'

Napoli - Diciamolo subito, l'autoironia è una virtù e i Napoletani ne posseggono in quantità. Ma quando questa è sollecitata da luoghi comuni alimentati da un contesto sociale discriminatorio e non è supportata da una specifica verità conclamata...

Diciamolo subito, l'autoironia è una virtù e i Napoletani ne posseggono in quantità. Ma quando questa è sollecitata da luoghi comuni alimentati da un contesto sociale discriminatorio e non è supportata da una specifica verità conclamata, diventa inconsapevolmente un limite.Lo spot radiofonico della bevanda RED BULL, in programmazione nelle radio dalla scorsa primavera, seppur in apparenza divertente, contiene un messaggio pernicioso e una strisciante discriminazione: Napoletani fannulloni!Il pigro impiegato Scognamiglio che fa la pennichella ogni giorno tre o quattro ore prima di smontare, francamente dipinge una realtà applicabile ad ogni latitudine. Perchè caratterizzare il protagonista con cognome e accento (improbabile) Napoletano?
Lo spot ha trovato ampio e indiretto rafforzamento nella propaganda leghista del Ministro della semplificazione Calderoli che a Luglio, in occasione dell'apertura delle sedi di rappresentanza ministeriali al nord, ha dichiarato: «a Napoli mai un Ministero del Lavoro perchè non sanno di cosa si parla». E come non ricordare l'allenatore di calcio Silvio Baldini che motivò cervelloticamente la grande passione dei tifosi del Napoli con la disoccupazione?Questi spunti di riflessione conducono all'analisi di un luogo comune che descrive come scansafatiche i Napoletani e i meridionali in generale. Cosa tutt'altro che vera se consideriamo gli indici di emigrazione, sommerso e qualità aziendale degli impianti del sud.
La storia, come sempre, ci insegna che la Napoli Capitale era anche capitale del lavoro fino al 1860, e con essa un po' tutto il sud, laddove fermentava ogni settore produttivo, dalle arti alle industrie, nonostante il carattere rurale di vaste zone dell'entroterra meridionale. Prova ne sia il fatto che la Torino dei Savoia, terra di leva militare dedita alla guerra e completamente priva di fermenti culturali, deve le sue bellezze architettoniche alla recluta di artisti meridionali, il messinese Filippo Juvarra in primis.Da Napoli non partono più merci come un tempo ma uomini, e ancora si ascoltano spot radiofonici che ricalcano i più stantii luoghi comuni che respingiamo con forza al mittente.

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