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Uffici del Comune senza riscaldamenti, i sindacati pronti allo 'scontro'

Proclamato lo stato di agitazione, dura lettere di Cisl e Uil al sindaco Marino e agli assessori

Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione “con riserva di attivazione di ogni ulteriore azione per il rispetto della dignità e salute di tutti i dipendenti” del Comune di Caserta, che da mesi lavorano in uffici privi di riscaldamenti.

Una presa di posizione ufficiale dopo le prime proteste serpeggiate tra i corridoi degli uffici comunali, sempre al freddo nonostante l’arrivo del clima artico che ha portato anche la neve nel Capoluogo. Paradossalmente anche quest’estate c’era stata una prima forma protesta, per il motivo opposto: i climatizzatori non funzionavano e ad agosto si arrivò a bloccare il rientro pomeridiano per il clima torrido degli uffici.

I rappresentati sindacali nei giorni scorsi si erano quindi recati dal dirigente Giovanni Natale chiedendo la risoluzione del problema e fissando per la giornata odierna una sorta di ‘ultimatum’. Non avendo ricevuto comunicazioni in tal senso i sindacati, tramite i segretari della Funzione pubblica Claudio Batelli (Cisl) e Antonio Santoro (Uil), hanno chiesto al dirigente Giovanni Natale, al sindaco Carlo Marino, agli assessori Pontillo e De Michele e al presidente del Consiglio comunale De Florio “un incontro urgente per  conoscere ad horas quali provvedimenti sono stati adottati e quali impegni intende adottare per una seria programmazione e pianificazione per il miglioramento delle condizioni e salvaguardia della salute dei lavoratori (con età media di 57 anni) e dell’utenza e recupero del decoro degli ambienti di lavoro”.

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