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Tensione nel cantiere rifiuti, sciopero di 24 ore dei lavoratori Ecocar

Il sindacato Filas dopo il sit-in di protesta: "Prefettura, sindaco e azienda non ci hanno convocati per risolvere la vertenza"

Si acuisce la tensione nel cantiere di igiene ambientale di Caserta, gestito dalla Ecocar. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del sindacato Filas e l'avvio della procedura di raffreddamento (in data 19 maggio 2021) nulla è cambiato. Nemmeno il sit-in di protesta pacifica tenutosi giovedì davanti al Comune di Caserta ha sortito gli effetti sperati. Ed è per questo che ora il sindacato proverà a giocarsi la 'carta' dello sciopero.

Le norme disattese

Ad accendere la miccia della protesta una serie di disagi ed inadempienze denunciate dagli stessi lavoratori dell'Ecocar. Su tutti la mancata applicazione delle norme igieniche e della sicurezza prevista dalla legge. La Filas ha infatti evidenziato la presenza di "spogliatoi e autoparchi non conformi e non igienici", così come di "automezzi fatiscenti, non lavati e igienizzati". E poi ancora il "mancato rispetto delle normative anti-Covid" e la "mancata erogazione del Tfr maturato da oltre dieci anni dagli ex dipendenti Sace, attuali lavoratori dell'Ecocar, e non ancora percepiti per canoni non versati e ancora in possesso del Comune".

Lo sciopero

Ad oggi "nè la Prefettura nè l'amministrazione comunale nella persona del sindaco Carlo Marino e tantomeno l'Ecocar hanno inteso convocare la Filas per la ricerca di una bonaria composizione della vertenza", sottolinea in una nota il segretario generale della Filas, Francesco Napolitano, che ha proclamato le prime 24 ore di sciopero del personale dipendente per martedì 8 giugno ad inizio di ogni turno di lavoro. "Saranno garantiti i servizi minimi indispensabili se preventivamente contrattati", fa sapere Napolitano.

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