rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

"Amministrazione comunale fallimentare su gestione ordinaria e programmazione a lungo termine"

Il consigliere di minoranza Aveta fa il punto della situazione politica in città: "In 7 anni solo il rifacimento di qualche strada e opere pubbliche minuscole. La priorità è la riapertura del pronto soccorso"

Nella città di Santa Maria Capua Vetere la politica cittadina sembra essersi svegliata dopo che nell'ultimo consiglio comunale quattro consiglieri di minoranza hanno chiesto le dimissioni dell'assessore Carlo Russo in quanto avrebbe preso parte alle votazioni sulle osservazioni al Puc pur essendo in una situazione di conflitto di interessi.

Dopo l'intervento del consigliere Francesco Petrella, a fare il punto sulla situazione nella città del Foro è Raffaele Aveta, candidato sindaco alle ultime elezioni comunali.

Che momento vive la politica sammaritana?

Vedo una calma piatta nei banchi della maggioranza. Una politica assopita e dormiente. Forse la nostra ultima denuncia sul caso Russo ha prodotto qualche fibrillazione. Alcuni consiglieri mi hanno manifestato la loro sorpresa e il loro disappunto. Quella che sembra una maggioranza granitica potrebbe, proprio sul Puc, mostrare grandi debolezze. Tra qualche mese, con il superamento della metà mandato e che impedirebbe a Mirra di potersi ricandidare, inizieranno le grandi manovre per costruire le alleanze future. I rumors non escludono passaggi all’opposizione. Noi speriamo che molti degli attuali protagonisti della vita politica cittadina, che hanno subito lo spirito accentratore di Mirra e hanno visto frenata la loro azione amministrativa, possano intraprendere nuovi percorsi per il bene della nostra comunità.

E il Movimento 5 Stelle?

Il Movimento 5 Stelle sta vivendo un ottimo momento grazie alla forte azione amministrativa che abbiamo messo in campo, presentando più di 80 tra mozioni ed interrogazioni. Questo grazie al gruppo di attivisti di Santa Maria Capua Vetere, composto da tanti giovani e professionisti che intendono dare il loro contributo alla comunità. L’apertura di una sede in via Martucci costituisce un ulteriore elemento propulsore di questo percorso.

Cosa pensa dell'azione amministrativa messa in campo dall'amministrazione Mirra in questo secondo mandato? 

Posso usare una sola parola: 'fallimentare'. E questo sotto molteplici aspetti dalla gestione ordinaria. Si veda in che stato è ridotta la città, dal verde pubblico alla pulizia delle strade. Fallimentare anche la programmazione di lungo periodo, con la perdita di cospicui finanziamenti. Quello che poi a mio parere è più grave è l’assenza di linee strategiche per lo sviluppo e l’occupazione del territorio. Continua l’emorragia dei giovani che, in centinaia l’anno, lasciano la nostra città senza che questa amministrazione riesca ad assumere una sola iniziativa. L’unica cosa che vedo è solo tanta propaganda.

Quali progetti, realizzati dal governo cittadino, "salva" e cosa c'è da fare?

Ci sono stati progetti realizzati? Davvero pochi direi. In più di sette anni di governo, Mirra ascrive al proprio operato solo il rifacimento di qualche strada e qualche minuscola opera pubblica come piazza Malatesta, opera sulla quale ci sarebbe tra l’altro anche molto da dire in termini di qualità esecutiva. Purtroppo  Mirra dimostra di non avere idee innovative per riportare Santa Maria Capua Vetere al centro della vita economica e culturale della provincia di Caserta. Con questa amministrazione la nostra città non riuscirà mai ad esprimere le sue potenzialità e migliorare la vivibilità. Eppure ci sarebbe tanto da fare, ad esempio, per valorizzare il patrimonio storico e gli edifici pubblici abbandonati allo scopo di dare occupazione ai giovani. Ma in più di sette anni non è stata fatta una sola azione concreta in questo settore. Pensate solo che se si vuole visitare l’Anfiteatro con un servizio di guide occorre rivolgersi ad una cooperativa di Napoli. Siamo all’inverosimile.

Quali le priorità?

Ci sono criticità in molti settori che richiedono interventi urgenti, ma voglio sottolineare su tutte una priorità: la riapertura del pronto soccorso. Non è possibile privare il nostro territorio di un servizio fondamentale e strategico per la salute dei cittadini. Abbiamo posto il tema tante volte in consiglio comunale e direttamente al direttore dell’Asl con un’iniziativa di protesta, ma la questione non viene affrontata in modo incisivo dall’amministrazione comunale. Mirra, del resto, ha la responsabilità storica di aver voluto il centro Covid nel "Melorio", scelta che ha di fatto portato alla chiusura del pronto soccorso. La struttura Covid doveva, invece, essere realizzata a Teano, come inizialmente programmato dall’Asl. Ma poi sono state fatte scelte diverse non orientate da questioni tecniche ma politiche. Resta, poi, irrisolta nel campo sanitario la vicenda del distretto sanitario, ospitato in una struttura del tutto inidonea e gravemente mortificante per i diritti dei cittadini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Amministrazione comunale fallimentare su gestione ordinaria e programmazione a lungo termine"

CasertaNews è in caricamento