Buon 2019 e ricordiamoci che la nostra vita non vale un milione di ‘Like’

Buon anno a tutti voi, cari lettori di CasertaNews. Il 1 gennaio 2019 è iniziato, va detto, con una buona notizia, visto che i feriti per i botti sono stati zero. Solo due persone, entrambe di Capua, sono rimaste ferite per un colpo di pistola e per ferite lacero-contuse. Poca roba, considerando quello che è avvenuto negli anni passati in provincia di Caserta (soprattutto nell’agro aversano). Un bel passo avanti che fa ben sperare. 

Un buon inizio di anno che però non cancella una tragedia che ha caratterizzato l’ultima parte del 2018 e che ancora oggi tiene in apprensione una famiglia casertana, con un 17enne ricoverato in ospedale a Caserta dopo essere caduto nell’area ex Saint Gobain tra Caserta e San Nicola la Strada mentre si “divertiva” a fare il ‘parkour’, i salti tra i muri ad altezze elevate.

Un incidente che mi ha colpito molto perché rappresenta lo specchio di quella che è diventata la società di oggi, soprattutto per i più giovani. Un gioco rischioso, che mette a rischio la vita dei giovanissimi, che ha un solo fine: quello di raccogliere ‘like’ e visualizzazioni sui social network. Cercare di emulare “situazione estreme” per realizzare il video del giorno, forse della settimana. Rischiare di morire o (se va bene, sic!) gravissime lesioni permanenti per ottenere l’approvazione sui social di amici e conoscenti è qualcosa che spaventa, preoccupa e lancia un allarme preoccupante. 

Ma è davvero questa la società che volevamo creare per i nostri figli? E’ così difficile capire la differenza tra vita reale e virtuale? C’è la possibilità di frenare tutto questo? Domande a cui oggi, onestamente, è difficile dare una risposta, ma che impone una riflessione a noi osservatori, ai genitori ed agli stessi ragazzi: la nostra vita può valere anche un milione di ‘like’? La risposta è una ed una sola: no. Proviamo a ricordarcelo per tutto il nuovo anno, affinché nel 2019 non saremo più costretti a raccontare certe tragedie.