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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Parenti di consiglieri assunti nella società di un collega"

La denuncia di DeMa: "Stiamo verificando se sia vero che l'azienda ha appalti con enti pubblici"

È nata da pochi giorni l’Agorà di DemA Caserta, il punto d'incontro territoriale del movimento politico guidato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, lancia subito il suo guanto di sfida all’amministrazione guidata da Carlo Marino. Proprio il primo cittadino e la sua gestione “disastrosa” del Comune finiscono nel mirino del gruppo coordinato da Francesco Egido e che vede nel coordinamento Mariana Funaro, Mariapina Sacco, Davide Bologna e Carlo Corvino.

“Quella che si nasconde dietro la facciata di una amministrazione targata centrosinistra – accusano da DemA - è in realtà una vera e propria lobby, più concentrata a far valere dinamiche personalistiche, che tesa a rispondere alle esigenze della comunità. Una "accozzaglia" di professionisti della politica che riescono a cambiare partito o a dirittura coalizione con la stessa frequenza con cui si cambiano le mutande, artefici del secondo dissesto dichiarato senza nemmeno aver chiuso il primo, roba da guinness dei primati e quanto di più scandaloso una amministrazione possa commettere per portare al disastro la propria città. Da questo fallimento ci saremmo aspettati una presa di coscienza e le consequenziali dimissioni di queste maggioranza eterogenea e opportunista, ma a quanto pare riescono a mutarsi, ad accordarsi tra di loro con la stessa elasticità di un blob. Neanche le ultime vicende giudiziarie che hanno colpito il primo cittadino e alcuni dirigenti del Comune, sembrano non aver scalfito minimamente il modus operandi di questa amministrazione, ma anche in questo caso il partito democratico, che in altri casi ha sempre puntato l’indice ammantandosi di quell’area di portatore sano di legalità, ha preferito fare lo struzzo pur di poter governare. Per questo motivo, evidenzieremo e nel caso denunceremo tutte le incongruenze che caratterizzano l’amministrazione Marino, che si tiene in piedi grazie alle promesse di assessorati e di altri prebende politiche”.

E la prima ‘gatta da pelare’ per il sindaco riguarda proprio una pesantissima accusa lanciata dal movimento e che riguardano presunti casi di assunzioni di parenti di consiglieri assunti in società di ‘colleghi’. “Indagheremo – spiegano da DemA - su indiscrezioni secondo le quali congiunti di alcuni consiglieri comunali risulterebbero assunti presso una struttura che fornisce servizi per un ente pubblico, la cui proprietà è riconducibile anche essa a un consigliere comunale. Qualora ciò fosse vero ci troveremmo davanti ad un chiaro caso di conflitto di interesse e a una nuova parentopoli. Noi siamo lontani da questo modo di fare politica. Il nostro obiettivo è far tornare la voglia ai casertani di amare la propria città, la voglia di impegnarsi attivamente per migliorarla e di portarli ad avere di nuovo fiducia nella politica dalla quale, se non per avere qualcosa in cambio, mano a mano i cittadini preferiscono allontanarsi”.

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