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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Blitz in carcere, bufera dopo gli avvisi di garanzia: "Direttore e comandante devono dimettersi"

Il segretario generale del Sippe: "Agenti controllati davanti ai parenti dei detenuti che sorridevano per quanto stava avvenendo. Così si perde credibilità"

Una lettera al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ed al Capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) Bernardo Petralia per denunciare il trattamento subito dagli agenti della polizia penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere. A firmarla è stato il segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria (Sippe) Carmine Olanda.

57 INDAGATI PER I PESTAGGI IN CARCERE

“Nella mattinata di oggi - scrive - poliziotti penitenziari in divisa di Santa Maria Capua Vetere, all’ingresso del carcere e mentre si accingevano ad entrare in istituto per iniziare il servizio, sarebbero stati fermati da qualche pattuglia dei carabinieri per controlli e, addirittura, questi avrebbero sequestrato dei telefoni cellulari. Tutti i poliziotti penitenziari sono usciti nel piazzale del carcere perché si sarebbero sentiti abbandonati dal comandante che, all’atto dell’imbarazzante operazione, sembra non fosse presente”. Olanda sottolinea che “i poliziotti penitenziari si sarebbero sentiti offesi per le modalità con cui sarebbero stati trattati, considerato che quest’azione eclatante sarebbe avvenuta in presenza dei familiari dei detenuti che, a quanto pare, se la ridevano. Il Comandante del carcere e il Direttore sarebbero arrivati solo dopo che le operazioni di controllo si sarebbero concluse e questo avrebbe fatto scatenare ancor di più la rabbia di tanti colleghi che si sarebbero trovati davanti a questa imbarazzante situazione, forse senza precedenti”. 

"Direttore del carcere e comandante devono dimettersi"

Il segretario del Sippe contesta la “spettacolarizzazione” della notifica degli avvisi di garanzia per i presunti pestaggi in carcere del 6 aprile: “Al di là delle ragioni più o meno legittime di questa azione, non condividiamo le modalità che a nostro avviso hanno pregiudicato irrimediabilmente l’immagine della polizia penitenziaria, oltretutto in divisa, trattata come se fosse costituita da delinquenti; senza tener conto che i parenti dei “veri delinquenti” stavano lì a guardare e ridere di ciò che stava accadendo ad un corpo di Polizia dello Stato. Un comandante non può permettere che i “suoi uomini” possano essere trattati in questo modo. Quest’azione poteva essere condotta in modo diverso e con la massima discrezione che merita la Polizia Penitenziaria. Un ufficiale dei Carabinieri avrebbe permesso tutto questo se fosse accaduto ai suoi uomini? Ma nell’Arma dei Carabinieri, lo sappiamo, con molta probabilità non si sarebbe arrivati a così tanto. Pare addirittura che dei poliziotti penitenziari, per protesta, sarebbero saliti sui tetti della caserma del carcere. Alla luce di quanto segnalato sopra, chiediamo un’ispezione urgente presso il penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, le dimissioni del direttore del Carcere e del Comandante. Un capo, quando non è più amato e seguito dai suoi uomini, dovrebbe fare un atto saggio: dimettersi”.

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