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Bonus spesa, decine di "furbetti" segnalati alla Finanza. Nei grandi comuni arriveranno solo dopo Pasqua

C'è chi ha presentato 2 domande per la stessa famiglia o chi ha fatto richiesta nonostante il reddito di cittadinanza. Nei grandi centri i ticket distribuiti solo a Santa Maria Capua Vetere: 'fuori tempo' Caserta, Marcianise, Mondragone e Castel Volturno. Maddaloni ce la fa in extremis

La pandemia da coronavirus ha creato, oltre ad una grave emergenza sanitaria, anche conseguenze economiche importanti, soprattutto, in una provincia, come quella di Terra di Lavoro, dove la disoccupazione ed il ‘lavoro alla giornata’ la fanno ancora da padrone. In tale ottica, dunque, l’intervento del governo centrale guidato da Giuseppe Conte di erogare i “buoni spesa” per aiutare le famiglie che hanno difficoltà a garantirsi il sostentamento quotidiano ha un peso specifico importante. 

Ma, purtroppo, non in tutti i comuni della provincia di Caserta, i cittadini riusciranno a sfruttarli entro Pasqua. A partire dal Comune Capoluogo che, appena 24 ore fa, ha ufficializzato che “servirà altro tempo” prima di poterli erogare. Una cosa simile accadrà ad Aversa, Marcianise, Mondragone e Castel Volturno, mentre nei centri più piccolo si è riusciti, quasi ovunque, a consegnarli. L’unico grande centro della provincia dove si è già partiti con la consegna dei buoni è Santa Maria Capua Vetere, mentre a Maddaloni li sono riusciti ad inviare in serata il pin (col codice si potrà spendere nei supermercati aderenti) e nella mattinata di sabato sarà consegnato 'pro manibus' per coloro che che non hanno il cellulare.

Purtroppo non è mancato chi ha tentato di approfittare della situazione. Il caso più eclatante è stato denunciato dal sindaco di Cesa Enzo Guida: “Ci siamo ritrovati domande di persone con redditi importanti, di persone che hanno lavorato fino a poche settimane fa e che quindi hanno sicuramente la possibilità di fare la spesa, di persone che camminano in auto di lusso, di altre che hanno addirittura sponsorizzato iniziative di beneficenza ed hanno presentato la domanda per tramite del coniuge”. Episodi simili a Sant’Arpino dove il sindaco Giuseppe Dell’Aversana ha spiegato che “sono stati esclusi dai benefici del bonus oltre 250 domande poiché trattasi di richiedenti che già usufruiscono del reddito di cittadinanza”. 

Verifiche sono in corso anche a Mondragone e Castel Volturno: nelle due città  sono state presentate complessivamente quasi cinquemila domande, ma ci sono decine di verifiche in atto che stanno facendo emergere già alcuni casi particolari. C’è chi, infatti, pur vivendo nella stessa abitazione ha presentato due diverse richieste per ottenere il bonus (ad esempio padre e figlio). Per questi ‘furbetti’ ci sarà la segnalazione alla Guardia di Finanza che poi potrà avviare una indagine. (ha collaborato Anna Grippo)

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