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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Il ‘Big Cinema’ chiude. Il futuro dell’area è già deciso

L'annuncio della proprietà durante la trattativa col sindacato. Dodici lavoratori rischiano il licenziamento

Dopo 21 anni di attività chiude il Big Maxi Cinema di Marcianise. La conferma è arrivata nel corso di un incontro tra i proprietari del multisala - il gruppo Stella - e la Uilcom, sindacato che rappresenta i 12 lavoratori del cinema di viale Carlo III. Una batosta per l'area a ridosso di Caserta che si ritrova ormai quasi senza sale cinematografiche dopo le chiusure del cinema San Marco e del Duel, in seguito all'incendio dell'estate scorsa, e quella, in precedenza, del Cinema Vittoria di Casagiove.

L'annuncio della chiusura

Nelle scorse settimane i dipendenti, molti dei quali lavorano al Big da più di 20 anni, si sono rivolti al sindacato sia per discutere di questioni ordinarie sindacali relative ai contratti ed alle mansioni lavorative sia per verificare l'insistente voce relativa una prossima chiusura del cinema. Dopo la richiesta di un incontro, ieri c'è stata la prima riunione del tavolo di concertazione durante la quale la proprietà ha confermato la chiusura.

Da quanto appreso, il contratto di locazione della struttura, che insiste in zona Asi, sarebbe scaduto già lo scorso 31 dicembre e non sarebbe stato rinnovato. L'ultima proiezione è in programma il 28 febbraio, poi si procederà con lo sgombero dei locali. 

Uilcom: "No ai licenziamenti dei 12 lavoratori"

Una doccia fredda. Ora, quel che importa, è il futuro dei 12 dipendenti. L'obiettivo è ricollocarli nelle altre due sale cinematografiche di proprietà del gruppo (a Napoli ed Afragola) o in altre strutture, magari coinvolgendo organi istituzionali quali Regione ed Asi. La trattativa sindacale è aperta e mira a non mandare 12 famiglie per strada. "Non possiamo consentire il licenziamento dei lavoratori - commenta Massimo Taglialatela della Uilcom presente al tavolo con la proprietà - Il settore cinematografico è sicuramente in difficoltà, con le criticità che sono iniziate già prima della pandemia e che si sono aggravate successivamente. Ma per queste difficoltà non possono essere i lavoratori a pagare". 

"Gestione approssimativa della procedura"

Nel mirino del sindacato, inoltre, è finita la procedura di licenziamento, di fatto non ancora avviata. "L'ultima proiezione è prevista il 28 febbraio ed i lavoratori ancora non sono stati avvisati di nulla - rivela ancora Taglialatela - Per la procedura di licenziamento i tempi sono di 75 giorni mentre per la cessazione dell'attività ne mancano poco più di 40. Questa gestione approssimativa della procedura ci preoccupa". Comunque sia, la Uilcom, in rappresentanza dei lavoratori, attende una nuova convocazione da parte dell'azienda per risolvere la vertenza. "Abbiamo ribadito che quei lavoratori non vanno licenziati - conclude Taglialatela - Siamo pronti a coinvolgere tutte le istituzioni del territorio per tutelare queste 12 famiglie".

Il futuro dell'area

Intanto, il futuro dell'area dove sorge il Big sembra già definito. Stando ad alcuni rumors, appresi durante il tavolo sindacale, al posto del Big dovrebbe sorgere una fabbrica per la torrefazione del caffè di una nota marca. 
 

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