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Domenica, 28 Aprile 2024
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Primo manicomio criminale d'Italia, 2 giorni di aperture straordinarie

Ad Aversa si potrà entrare in quello spazio che ha ospitato criminali 'famosi' in passato. Appuntamento dalle 10 alle 17. Ingresso gratuito

Nel weekend del 23 e 24 marzo l'ex Manicomio civile di Aversa di via Linguiti apre al pubblico. Ingresso gratuitoai visitatori per le Giornate FAI di Primavera. Appuntamento sabato e domenica dalle 10 alle 17.

Al posto dell'ex ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa sappiamo che è persistito un antico convento dei cappuccini di cui si hanno poche e frammentarie notizie. Si sa che è stato edificato verso la fine del XVI secolo e che nella seconda metà del 600 venne utilizzato anche come lazzaretto; ricordiamo la terribile peste del 1656. Il poi successivo e rinomato Opg ad Aversa è stato il primo manicomio criminale d'Italia. Nato nel 1876 con le sezioni per "maniaci" del carcere, ben quindici anni prima che il R.D. n°260 disciplinasse la materia. Trasformato in Opg dopo la soppressione dei manicomi, ha cessato di esistere il 31 marzo 2015 in seguito alla L. n.9 del 2012 che ha disposto la chiusura di questi Istituti. L'applicazione della norma ha subito varie proroghe, di cui l'ultima prevista dal D.L. n.52/2014

Ricordiamo che questa struttura ha ospitato criminali "famosi" come Leonarda Cianciulli, la "saponificatrice di Correggio", e Andrea Rea, il cosiddetto "mostro di Posillipo".  Tra le sue mura cinquecentesche sono passate migliaia di persone, su tutti il boss della Nuova Camorra Organizzata, Raffaele Cutolo, il quale riuscì nell'impresa di una clamorosa fuga nel 1978. C'è un piccolo museo, ospitato in due ambienti del primo piano, che accoglie oggetti appartenente ad un recente passato; testimoniano l'inferno che gli internati, spesso persone affette solo da qualche disturbo che oggi non desterebbe alcun allarme, hanno vissuto. Nell'attuale carcere di reclusione si è realizzata una Casa Lavoro che attualmente ospita circa 60 detenuti affetti da patologie psichiatriche, anche gravi.

In seguito ad una supervisione di un reggente, si è ritenuto opportuno incrementare in tutti gli Istituti le attività di laboratorio e le attività culturali, ricreative, nonché i percorsi didattici formativi con finalità di risocializzazione dei detenuti, anche e soprattutto per evitare che i detenuti trascorrano l'intera giornata del periodo detentivo all'insegna della noia, della passività, del non far nulla.

Visite a cura dei licei Siani e Its Andreozzi di Aversa. 

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