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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Marcianise

Zinzi e Iodice a braccetto con Zannini pur di rimanere a galla

La 'stampella' al sindaco Trombetta offerta da due esponenti della minoranza di cui uno vicino al consigliere regionale e l'altro tesserato con Italia Viva evidenzia le difficoltà della maggioranza che un anno fa disse 'no' agli zanniniani 'preferendo' i velardiani

L'intesa tra il sindaco di Marcianise Antonio Trombetta e i consiglieri Nicola Russo e Salvatore Raucci, entrambi eletti in minoranza, ha modificato la geografia politica locale. La maggioranza sostanzialmente espressione del deputato Gianpiero Zinzi e della consigliera regionale Maria Luigia Iodice, quest'ultima anche consigliera regionale, ha accolto un fedelissimo del consigliere regionale Giovanni Zannini e un tesserato di Italia Viva, partito dell'ex sindaco Filippo Fecondo. I due consiglieri hanno presentato un documento comune in dieci punti ritenuti imprescindibili per dare il proprio sostegno all'amministrazione. I due consiglieri, quindi, hanno assunto una posizione comune pur ritenendoli appartenenti a due diversi 'schieramenti' (Zannini per Russo e Italia Viva per Raucci). Ma va ricordato anche che Zannini e Caputo, assessore regionale di Italia Viva, alle ultime elezioni provinciali hanno presentato una lista unica a conferma dei buoni rapporti esistenti tra i due. 

E' palese oggi che senza la 'stampella' dei due ex minoranza il progetto politico guidato dal sindaco Trombetta sarebbe ai titoli di coda. Una virata che, è inutile nasconderlo, indebolisce Zinzi e soprattutto la Iodice, in considerazione del fatto che prima della presentazione delle liste per le elezioni di oltre un anno fa, proprio dalla Iodice arrivò il 'no' a Zannini nella coalizione, preferendo i velardiani. Questi ultimi, rappresentati in Consiglio da Giuseppe Tartaglione, sono però arrivati alla rottura con il sindaco e il resto della maggioranza, favorendo l'ingresso di Zannini nell'amministrazione di Marcianise.

I consiglieri comunali Russo e Raucci ufficialmente non sono passati in maggioranza ma è evidente come, adesso, la sopravvivenza della maggioranza dipenda da loro e, quindi, anche da Zannini e da Italia Viva. Zannini, quindi, ha ottenuto ciò che voleva fin da un anno: inserire anche Marcianise, 'roccaforte' di un deputato e di una consigliera regionale, tra le città su cui ha una forte influenza.

L'ascesa di Zannini è stata dimostrata anche alle ultime elezioni provinciali dove con i suoi fedelissimi ha ottenuto il 50% dei seggi e, soprattutto, fatto fare una pessima figura al Partito democratico che ha visto l'amministrazione comunale del capoluogo non votare per il rappresentante dem ma festeggiare l'elezione di esponenti avversari.

A Marcianise, adesso, Zannini potrà dettare l'agenda politica ben conscio che senza il suo appoggio non c'è maggioranza. Una situazione che rischia di creare ulteriori fibrillazioni nella squadra che sostiene il sindaco Trombetta, fin dall'inizio alle prese con le punzecchiature dei velardiani, sfociate poi nelle dure accuse al resto della maggioranza da parte del consigliere Tartaglione in occasione del voto sul bilancio. Accuse che hanno segnato la rottura definitiva con il gruppo ispirato dall'ex sindaco Velardi.

A quel punto ecco arrivare da Zannini e Fecondo la stampella a cui la maggioranza deve sostenersi per non chiudere in anticipo la consiliatura. Un boccone amaro per Iodice e Zinzi.

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