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Sindaco incompatibile, bagarre in Consiglio. "Dieci giorni per difendersi"

Il primo cittadino nega le accuse ma volano gli stracci, Mastroianni e Simonelli: "Faccia chiarezza"

Passa la proposta di deliberazione. Con il placet dell’opposizione e l’astensione da parte della maggioranza che ha ritenuto “troppo complessa la materia” su dichiarazione del capogruppo Luigi Tessitore, il sindaco Lucio Santarpia avrà 10 giorni di tempo per estromettere (se accertata) l’ipotesi di incompatibilità - emersa da un esposto anonimo giunto in Procura - o per presentare delle memorie difensive che manifestino la sua innocenza dall’accusa. Ed proprio la strada dell’estraneità ai fatti che Santarpia ha deciso di percorrere e che cercherà di dimostrare nel prossimo Assise.

Nel corso del consiglio comunale, il primo cittadino ha infatti negato a spada tratta che il fratello Gaetano sia socio della Ge.Te.T (la ditta che gestisce attualmente il servizio di tesoreria municipale). Ma la sua difesa non è stata gradita dal consigliere di minoranza Vincenzo Mastroianni. L’esponente di Orgoglio Civico sostiene che - seppur non socio - anche il ruolo di amministratore delegato ricoperto dal fratello del Sindaco non lo svincolerebbe Santarpia dall’eventuale incompatibilità, andando a confermare quanto riportato dall’ex articolo 63 comma 1bis: “Tra 10 giorni avremo modo di ascoltare queste osservazioni in consiglio comunale e valuteremo se approvarle - ha dichiarato Mastroianni prima di scagliare l’accusa che ha determinato un animato scontro -. Per me lei ha commesso un reato penale nel momento in cui, al primo consiglio comunale, ha indotto ad approvare la convalida degli eletti dichiarando di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità”.

E sarebbero stati proprio i toni accesi assunti nel corso del dibattito a spingere la maggioranza ad opporsi alla pubblicazione in differita del consiglio comunale. Una scelta contestata dal consigliere di minoranza Aldo Simonelli e assente alla seduta per la sua positività al virus, che in una nota a mezzo social ha espresso: “Così si mantiene all’oscuro un’intera popolazione che non ha potuto partecipare a causa del Covid-19”. Sulla questione incompatibilità ha poi sottolineato: “Questo è un passo in avanti che mette ciascuno di fronte alle proprie responsabilità, affinché si faccia luce sulla vicenda e si chiarisca con atti e documentazioni alla mano, evitando ricostruzioni basate sul nulla. Di fronte a questa vicenda i Consiglieri di Maggioranza hanno preferito astenersi per la “complessità della materia”. Una posizione poco comprensibile che si allontana da ogni assunzione di responsabilità.

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