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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Cesa

Decadenza dell'intera opposizione, il sindaco contro i parlamentari di centrodestra: "Intimidazioni al Consiglio"

Guida accusa: "Utilizzano un linguaggio e delle affermazioni che, se non fossero parlamentari e dunque coperti dalla immunità, andrebbero querelati per diffamazione. Scrivono di 'ritorsioni', scrivono senza sapere"

Il caso della proposta di decadenza dei consiglieri di minoranza a seguito di assenze ritenute 'ingiustificate' ha scosso gli ambienti politici a tutti i livelli, fino al Parlamento. “La presentazione di una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno, ad opera di parlamentari casertani del centrodestra, sul tema della decadenza è un atto di intimidazione al consiglio comunale”, afferma il sindaco di Cesa Enzo Guida.

Il primo cittadino sottolinea: “Dopo il consiglio comunale che ha preso atto dell’avvio della procedura della decadenza dei consiglieri comunali di minoranza, tutti espressione del centrodestra, su cui al momento preferisco non intervenire, ho trovato sulla mia pec una interrogazione di alcuni parlamentari casertani del centrodestra indirizzata al Ministero dell'Interno. La Prefettura di Caserta mi ha scritto chiedendo notizie da poter fornire al Ministero che dovrà rispondere”.

E ancora: “Questi signori parlamentari, pagati svariati milioni di euro al mese, invece di pensare a provare a risolvere i problemi della Nazione, invece di pensare ad una Italia in declino si preoccupano, a mio avviso in maniera indebita, delle vicende politiche locali. Attaccano, senza mezzi termini, il presidente del consiglio comunale Domenico Mangiacapra che ha avviato questa procedura, prevista per legge. Utilizzano un linguaggio e delle affermazioni che, se non fossero parlamentari e dunque coperti dalla immunità, andrebbero querelati per diffamazione. Scrivono di 'ritorsioni', scrivono senza sapere, questo è il punto. E provano a colpire il presidente Mangiacapra, persona corretta, che sta applicando la legge ed i regolamenti”.

Quindi sottolinea: “Ma soprattutto intervengono, provando ad 'intimidire' il consiglio comunale e la sua autonomia, con una interrogazione che non ha "ne capo ne coda", perché, è evidente, che su un atto amministrativo, previsto dalla legge, decidono i giudici amministrativi e non decide né il Parlamento né il Governo”.

Nella stessa interrogazione si dà atto che la procedura della decadenza è prevista dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento. “Chiedere al Ministero dell’Interno quali provvedimenti intende adottare, nel momento in cui il consiglio comunale ha solo avviato la procedura e non ha ancora deciso, è un chiaro avvertimento, quasi a voler dire 'state attenti a quel che fate'. Infatti il consiglio comunale è chiamato, in una prossima seduta, a decidere se votare o meno la decadenza. Sono curioso, poi, di sapere che poteri ha un rappresentante del Governo rispetto all’autonomia di un consiglio comunale”.

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