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La ‘Fase2’ decisiva anche per il voto anticipato delle Regionali 2020

Se aumenteranno i contagi salterà il piano di De Luca. Ecco i retroscena

Il primo obiettivo è quello di evitare un aumento dei morti da Covid-19 e salvare più vite umane possibili. Il secondo è quello di evitare un aumento indiscriminato dei contagi perché renderebbe praticamente impossibile ogni speranza di votare le elezioni regionali a luglio. E’ il doppio percorso sul quale sta viaggiando l’azione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, fino ad oggi, è riuscito a contenere la pandemia da coronavirus e (fatto non secondario per un amministratore in scadenza di mandato) anche ad aumentare il proprio ‘fascino elettorale’ nei confronti dei cittadini campani.

Anche per questo (oltre che per le movitazioni sanitarie che ha spiegato la scorsa settimana) il governatore sta chiedendo di anticipare le elezioni regionali a luglio, ma, a questo punto, molto dipenderà dalla ‘Fase2’. Il Ministero della Salute ha diramato i 20 criteri sulla base dei quali saranno definite le successive aperture a partire dal 4 maggio e, alla base, ci sono soprattutto i numeri dei nuovi contagi e la capacità di risposta da parte delle Regioni.

Si fa presto a capire che nelle prossime due settimane, De Luca si gioca molto delle sue speranze di andare a votare a fine luglio. Se i contagi dovessero aumentare ed il governo, quindi, rallentare le aperture, diventerà davvero difficile immaginare che si possa mettere in moto la macchina burocratica per far votare il 26 luglio, che significherebbe presentare le liste (e raccogliere le firme) entro l’ultima settimana di giugno prima di aprire la campagna elettorale (che comunque sarebbe gestita più sui social che sul contatto personale).

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