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La rabbia del consigliere dopo le provinciali: "Tradito da quattro franchi tiratori"

Villano non sarebbe stato votato da alcuni suoi colleghi in maggioranza: "Con loro preferenze sarei risultato eletto"

Frizioni all’interno della maggioranza di Cesa. A metterle in luce il consigliere comunale Cesario Villano candidato e non eletto alle Provinciali. "Non mi hanno votato quattro franchi tiratori", ha detto. Ed è stato proprio il voto per il rinnovo del consiglio provinciale a creare delle crepe all’interno della compagine guidata dal sindaco Enzo Guida.

A rivelarle è lo stesso Villano che ad un giorno dallo spoglio elettorale ha messo tutto nero su bianco. “Più di 3 anni fa – ha scritto Villano - entrai a far parte di questa squadra “Nuova Primavera Cesana” con la consapevolezza di avere i miei limiti caratteriali ma anche sapendo di essere uomo di squadra. Ho imparato a controllare le mie emozioni, ho imparato a collaborare, essere un amministratore per la collettività e mai per questioni personali”. Poi un mesetto fa Villano ha deciso di dimettersi da assessore per poter partecipare alle elezioni provinciali. “Come ogni competizione non venire eletti ci può stare, resta il rammarico di aver indovinato la lista giusta e anche la posizione giusta, ma non avevo previsto la variabile quella che fa più male”, spiega.

Ed ancora, snocciolando dati: “Piccola premessa: La Provincia al Centro prende 8 seggi con un resto 3378,78. Caserta al Centro prende un seggio con un resto di 3578,50. Conclusioni: il seggio con i resti scatta a quest’ultima, ecco in questo momento entra in gioco la variabile quella che non ti aspetti”. Come spiega Villano “Quattro dei miei colleghi se si possono chiamare così decidono di votare altri per scelte e interessi personali. Continuando la nostra riflessione notiamo che il 9 si è fermato a 1553 mentre il 10 cioè io a 1246, ritornando alla variabile: 4x79= 316+1246 =1562 cioè inversioni delle posizioni Villano 9. Non finisce qui ora arriva il bello... quello che grazie alla variabile fa più male. Tornando al calcolo dei resti Caserta al Centro resta con i suoi 3578,50 mentre la Provincia al Centro 3378,78+316=3694,78 ecco il miracolo che fa male il seggio non scatterebbe a Caserta al Centro ma alla Provincia al Centro cioè il 9 seggio e guarda un po’ chi sarebbe stato un certo “Villano”.

E poi lo sfogo del consigliere comunale di Cesa rivolto ai suoi colleghi di consiglio comunale: “Non essere eletti per mano di 4 franchi tiratori della mia maggioranza fa male, trasformando un’elezione in un dato politico, il motivo 24 ore a trovarlo ma senza esito l’unico che posso pensare l’invidia o l’interesse personale. Un grazie agli amici che hanno creduto in me e senza pensarci hanno scritto su quella scheda Villano. Grazie a quella parte della maggioranza che, anche scontrandoci ha imparato a conoscermi, grazie ad Enzo Guida per avermi dato l’opportunità di iniziare questa competizione rinunciando di ricandidarsi, per aver capito che non ho mai messo al primo posto me ma la squadra, grazie a te che hai creduto di fare il furbetto per avermi riportato con i piedi per terra”.

Due calcoli sono d’obbligo. La maggioranza di Cesa, che è di 9, ovvero 8 più il sindaco, ha attinto da voti di componenti appena entrati in consiglio tra le fila dell’opposizione. E questo perché 9 meno 4 fa 5. I voti sono 7, quindi dalla presunta opposizione di Cesa ha ottenuto due preferenze. Vale a dire due dei consiglieri subentrati hanno votato per chi ha buttato fuori dal Consiglio comunale i componenti del gruppo ‘Uniti per Cesa’.

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