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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Il 'caso Caserta' scuote il Pd nazionale

Boccia attacca frontalmente Oliviero che risponde: "E' stato il commissario liquidatore". La Picierno tra due fuochi: "Non esistono zone di tolleranza"

Il Pd Caserta è diventato ufficialmente il nuovo terreno di scontro per le Primarie. Il tesseramento dopato e le infiltrazioni da altri partiti che hanno portato la commissione provinciale per il congresso a non approvare l’anagrafe degli eletti, chiedendo, contestualmente, il rinvio dei congressi di circolo e di quello provinciale, hanno aperto vecchia ferite nei Democrat casertani, sulle quali oggi si cerca di spargere nuovo sale.

Boccia: “Quello che è accaduto a Caserta è grave”

"Sono indignato da quello che sta succedendo a Caserta, dove in alcuni casi non c'è praticabilità di campo”. E’ l’ultimo attacco lanciato dall’ormai ex commissario campano del Pd Francesco Boccia, commentando lo stop alla conferma del tesseramento in provincia di Caserta. Uno stop che arriva per diverse anomalie, tra cui quella di Sessa Aurunca, cittadina dell'esponente dem Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania: "A Caserta ci sono i commissari da 15 anni - ha detto Boccia, senatore dem e coordinatore nazionale della mozione Schlein - in una provincia importante, una terra che ha tanta voglia di fare, tanti giovani che vogliono partecipare e si sono rotti le scatole del modus vivendi. Oliviero? E' noto per non aver fatto campagna elettorale alle scorse elezioni politiche, ma mi occuperò di lui in direzione nazionale. Oggi dico che quello che è accaduto a Caserta molto grave. Mi auguro di sentire le stesse parole da chi appoggia altri candidati. Il governatore campano De Luca? Devono esprimersi tutti sul tema, visto che Oliviero lo ha fatto con parole sue. Sono sicuro che la collega Pina Picierno (esponente casertana dei dem, attuale vicepresidente del Parlamento europeo, ndr) gli chiederà conto, perché queste cose ci fanno male. Dobbiamo difendere la credibilità del Pd e sostenere la partecipazione, non lasciamo spazio a chi infanga il Pd". A Sessa Aurunca i riflettori si sono accesi dopo il boom di richieste di tessere on line, circa 1.050 a fronte di 1.200 voti ottenuti dal Pd alle ultime politiche.

La risposta piccata di Gennaro Oliviero

Non si è fatta attendere la replica del presidente del consiglio regionale Oliviero su Boccia: “E’ stato il commissario liquidatore del partito democratico in Campania”. Diretto il presidente Oliviero: “In genere un commissario viene nominato per essere super partes. Francesco Boccia non lo è mai stato. Parla di impraticabilità di campo, dimenticando che è stato lui a sottrarre il pallone della democrazia e del confronto. La sua nomina di commissario regionale aveva un unico obiettivo, quello di garantire i posti dei catapultati nazionali senza valutarne la ricaduta sul risultato del Pd. La sua “neutralità” si è ulteriormente appalesata allorquando, siamo stati costretti, in tanti, a chiedere le sue dimissioni, considerato che era già da tempo coordinatore della mozione Schlein. Come fa Boccia a dichiarare che non ho fatto campagna elettorale per il Pd nelle scorse politiche? Certo non ero entusiasta di come ha composto le liste, l’ho anche scritto in una nota pubblica ed i risultati si sono visti. Ora il confronto sul numero degli iscritti con i risultati delle politiche è solo un modo strumentale per cercare di frenare l’avanzata di Stefano Bonaccini. Queste terre, insegnano che, quando le candidature sono locali e sentite dalla base, hanno espresso percentuali altissime. Ora Boccia, alla sua quarta nomina parlamentare, si faccia un esame di coscienza e, piuttosto che minacciare di occuparsi di me, si dedichi alle ragioni politiche della sua mozione. La smetta di incattivire questa campagna elettorale in cui proprio il suo atteggiamento in Campania dimostra l’esistenza di un cavallo di Troia per Bonaccini. Il doppiogiochismo ha preso il sopravvento e, in quanto imbarazzante, va denunciato in ogni sede. Probabilmente avrei dovuto farlo subito, evidenziando che amicizie e frequentazioni hanno preso il sopravvento sulla politica. Ma ho scelto il tono basso e responsabile per non fare danno a Bonaccini, al partito e ai tantissimi cittadini e amministratori che hanno inteso rinnovare fiducia al Pd. Ciò nonostante sono pronto a confrontarmi in ogni sede e pubblicamente, con chi continua a gettare fango sul sottoscritto e sul partito, conducendo una campagna di odio nel tentativo di coprire il vuoto elettorale che li contorna”.

La Picierno: “Non esistono zone di tolleranza”

Nella diatriba è intervenuta anche Pina Picierno, vice presidente del Parlamento europeo e braccio destro di Bonaccini (anche se posizionata contro Oliviero). “Il Pd in queste ore è impegnato per garantire assoluto rigore e piena trasparenza nella votazione tra gli iscritti. Ringrazio la commissione provinciale di Caserta, rappresentata con tutte le 4 mozioni congressuali, che ha inteso affrontare con serietà e condivisione la questione. Un impegno che riguarda anche l'individuazione di possibili anomalie o tentativi di inquinamento. E voglio ribadire ancora una volta che per me e per la mozione Bonaccini non esistono zone di tolleranza. E dico all’ex commissario e coordinatore della mozione Schlein, Francesco Boccia, che usare strumentalmente questa discussione non rende onore alla battaglia per la legalità che dovremmo condurre insieme, indipendentemente dal posizionamento congressuale -  continua Pina Picierno - perché non trovino spazio nel nostro partito avventori occasionali portati dal vento della convenienza o peggio ancora dell’opportunismo”. Ma la Picierno aggiunge: “Un elemento, però, deve essere affermato con forza. Sono la prima, fin dalla nascita del PD, che ha denunciato questi fenomeni, che ciclicamente si sono presentati. I problemi devono essere focalizzati e circoscritti per essere affrontati in modo efficace. Ogni tendenza a generalizzare è, invece, un ostacolo alla risoluzione dei problemi e può addirittura contribuire ad acuire le difficoltà. Sono nata in questa provincia, e ho vissuto anche i suoi periodi più bui, quando in molti scappavano. Bisogna però evitare di finire 'nella notte in cui tutte le vacche sono nere'. Ciò non significa sottovalutare, ma esercitare la capacità di intervenire con attenzione e precisione, per tutelare l'onorabilità di chi, con fatica, quotidianamente lavora nelle istituzioni e nella società alla costruzione di una forza sana e progressista in terra di lavoro. Stupisce che non sia esigenza condivisa da tutte le mozioni e in particolare dal dimissionario commissario regionale Boccia, che sa bene quante energie il partito Casertano può esprimere ed esprime e sa bene quanto l'isolamento dovuto a generalizzazioni può danneggiare chi è in prima fila contro le organizzazioni criminali e per la corretta amministrazione della cosa pubblica. Il Pd possiede gli anticorpi necessari ad espellere qualsiasi virus, grazie al lavoro di Franco Roberti e di tutti gli organi preposti".

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