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Bufera elezioni. Lavanga non si presenta al confronto, palazzetto chiuso agli altri candidati

Miraglia: “E’ un servo a quattro zampe”. Smirne: “Attentato alla democrazia”. Resistenza Democratica: “Giocano a fare i padroni”. Il vice sindaco replica: "Volevano la rissa..."

E’ scoppiata una vera e propria bufera dopo il mancato confronto tra i candidati a sindaco di Mondragone che doveva andare in scena mercoledì sera al Palazzetto dello Sport. La tensione era già salita quando il candidato sindaco del Patto Civico Francesco Lavanga ha annunciato di non poter essere presente a causa di altri impegni e, soprattuto, chiedendo “regole chiare” per il confronto. Ma il nervosismo è aumentato quando gli attuali gestori del palazzetto dello sport hanno annunciato che non si sarebbe potuto più sfruttare la struttura per far parlare gli altri candidati. Il motivo, però, non si conosce. Alessandro Pagliaro di Forza Italia ed Achille Cennami di 'PrimaVera' avevano già avuto modo di criticare la scelta di Lavanga di non presentarsi al confronto, ma quello che è accaduto dopo ha scatenato una vera e propria bufera politica.

Resistenza Democratica: "E' incredibile"

“Quello che è accaduto ha dell’incredibile” commenta in una nota Resistenza Democratica, che sostiene il candidato sindaco Marco Pagliaro. “Uno dei candidati si rifiuta liberamente di partecipare ed ecco che l'intero evento, a poche ore dall’inizio, non ha più ragione di esistere secondo gli attuali gestori del Palazzetto. Fine. Caput. Una preziosa occasione di confronto, di apertura all'intera cittadinanza, gettata al vento. La parabola di un film già visto in questa Città negli ultimi 20 anni, interpretata da attori diversi eppure simili: una popolazione ostaggio di un manipolo di incompetenti che giocano a fare i padroni relegando tutti noi al più totale degrado sociale e civile. Virgilio Pacifico, attuale sindaco, telefonato in diretta dichiara: "Non me ne frega niente". Nessun colpo di scena quindi, tutto coerente con la sua esperienza di questi 5 anni di amministrazione. Il più totale menefreghismo. Questo è successo, questo è quello che possiamo dirvi. Mandarli a casa urgentemente, questo è quello che possiamo fare”.

Miraglia a Lavanga: "Io e te saremmo già venuti alle mani..."

Molto più dura la candidata a sindaco Rachele Miraglia, che in un post sui social attacca direttamente Francesco Lavanga. “E tu sei quello che mi dicesti: "Io non mi farò comandare da nessuno. Deciderò sempre con la mia testa”. E provasti a convincermi a correre con te? Dopo l'esecuzione dell'ordine di Zannini già ieri sera io e te saremmo venuti alle mani. Questo sei diventato caro ragazzo mio: un servo a quattro zampe che attende briciole dal suo padrone”.

Lo 'sconcerto' di Mondragone Attiva

“Sconcerto” è stato espresso anche dal movimento Mondragone Attiva, che sostiene la candidatura di Marco Pizzella. “L’associazione organizzatrice dell’evento, ‘Terra Mia’, ha comunicato una ritirata disponibilità della location da parte dei gestori Fugigreno Centro Basket Mondragone. Resta dunque da chiedere a questi ultimi di spiegare pubblicamente le ragioni che hanno portato a questa decisione a sole poche ore dall’evento, in concomitanza dell'annunciata mancata partecipazione alla serata del candidato sindaco Francesco Lavanga per imprecisati "impegni elettorali”. Riteniamo ad ogni modo inaccettabile che si venga meno con tanta leggerezza ad impegni già presi con altri candidati e soprattutto con i propri cittadini”.

Smirne: "Attentato alla democrazia"

L’altro candidato sindaco, Vincenzo Smirne, ha parlato di “più grave attentato alla democrazia nella nostra comunità dalla fine del ventennio. Un anonimo signore, cui è stata affidata la gestione del Palazzetto dello Sport, ha deciso, a suo dire in piena autonomia, che il confronto pubblico tra i 7 candidati alla carica di primo cittadino del Comune di Mondragone (fino a prova contraria Ente proprietario della detta struttura sportiva) non si dovesse tenere. Neppure il Sindaco Pacifico, interpellato telefonicamente dal Consigliere Schiappa, ha voluto prendere posizioni, dichiarando anzi che a lui non interessava niente. Morale della favola: una intera comunità è stata offesa. Vergogna. Si vergognasse soprattutto chi, mentendo spudoratamente, ha inteso insinuare che qualcuno tra i candidati sindaci volesse approfittarne per provocare una rissa”.

Lavanga si difende: "Tanto rumore per nulla..."

In nottata è poi arrivato anche il post di Lavanga sui social. “Tanto rumor per nulla” ha scritto. “Già da qualche giorno avevo anticipato agli organizzatori, la mia difficoltà a partecipare in quanto impegnato nella presentazione dei candidati delle liste “Lavanga Sindaco” e “ Mondragone Democratica”. Avevo tuttavia altresì anticipato la mia disponibilità per venerdì prossimo chiedendo regole di confronto tali da favorire il “primato delle proposte” e tali da consentire che il tutto  non degenerasse in una “rissa dichiarativa” tra contendenti (che qualcuno forse voleva). Resto sempre disponibile al confronto pubblico per venerdì. Per il resto, ignoro le ragioni per le quali l’incontro di oggi non si sia comunque tenuto nonostante la mia assenza. Se qualcuno sperava di trasformare questo evento in una rissa verbale da talk show televisivo, io non ci sto. Se invece il fine era quello parlare di programmi, ebbene, ribadisco, ci vediamo venerdì in piazza. Per il resto tutti (attraverso i manifesti, il passaparola, Facebook e comunicati stampa) stiamo avendo la possibilità di veicolare le nostre idee alla cittadinanza. Per cui mi sembra davvero eccessivo parlare di gap democratico.   I Mondragonesi mi conoscono, ci conoscono e sapranno come regolarsi il 12 giugno prossimo”.

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