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Il coordinamento provinciale si dimette per le candidature imposte dall'alto

Dimissioni in blocco del coordinamento provinciale e nascita di un nuovo soggetto politico su base territoriale. È stato questo il colpo di scena a poche ore dalla presentazione delle liste che ha visto protagonista il comparto dirigente di Noi con Salvini di Caserta.

A dirlo è stato l'ormai ex coordinatore provinciale Enrico Trapassi che ha sostenuto: "La situazione era insostenibile. Abbiamo atteso fino all'ultimo perché la linea politica che si stava profilando non ci piaceva. Adesso parliamo in maniera chiara. Questo coordinamento provinciale è totalmente estraneo alle indiscrezioni su candidati ed avvicinamento al partito. Il metodo su candidature doveva basarsi su merito e territorialità. Questo non è avvenuto con logiche napoletane e che non hanno nulla a che vedere con principi di questo partito. Nel 2015 presentando Noi con Salvini - ha proseguito - ho detto cose chiare: partito fatto da gente e non dagli apparati, non solo un gruppo con finalità elettorali".

È per questo che Trapassi e l'intero gruppo dirigente hanno scritto al partito nazionale "per ribadire che la scelta delle candidature doveva essere fatta secondo merito e territorialità. Non intendiamo accordarci a scelte imposte. Per questo tutta la classe dirigente del partito provinciale si dimette. È un atto doveroso per quello che vogliamo continuare a fare per questa città e per questa provincia".

Ed ecco l'annuncio di un nuovo movimento politico, "Azione e Partecipazione". "Non rinunciamo alla sfida per vero cambiamento - ha detto Trapassi - Noi restiamo sul territorio a differenza di chi andrà via dopo il 5 marzo, restiamo accanto alla nostra gente rifiutandoci di partecipare allo spettacolo indecente della corsa alla poltrona. Questo è il nuovo simbolo per portare avanti nostre battaglie sul territorio. Un movimento territoriale a cui hanno aderito gli uomini e le donne che hanno partecipato ad un progetto di cambiamento per questo territorio e che non vogliono accordarsi alle logiche che hanno prevalso. Non ci riconosciamo più nella linea politica del partito in Campania. Abbiamo chiesto condivisione, merito, territorialità e non è accaduto. O ingoiavamo questa impostazione o si faceva scelta una diversa in linea con il nostro percorso e per noi la coerenza è fondamentale".

E alle prossime elezioni? "Il territorio ha bisogno di risposte concrete da parte della politica - rivela Trapassi - La scelta per il voto deve rientrare nei nostri principi. È un argomento che non abbiamo affrontato e che affronteremo facendo una scelta condivisa".

Una situazione che è comune anche ad altri partiti, con il territorio casertano messo "fuori i giochi un po' da tutti. Una provincia umiliata e offesa - tuona Trapassi - Serve uno scatto di orgoglio. Non si può più tacere di fronte a questo tipo di cose. Chi tace è complice. Abbiamo fatto la nostra scelta, ci abbiamo messo la faccia. Nessuno scommetteva un centesimo, pian piano questa realtà è cresciuta ed ha detto tanti no. Non possiamo ora ricadere in logiche che abbiamo combattuto. Serve sollevare un grido da questa terra altrimenti non andiamo da nessuna parte.

Non è una questione di nomi - chiarisce - La certezza di quelle che sono le liste ancora non c'è, ma è l'impostazione che è sbagliata. Non tardiamo la nostra coerenza. Vogliamo portare avanti un messaggio territoriale fuori dalle logiche degli apparati alla base della distruzione di questa terra. Vogliamo stare al fianco del nostro territorio, le sedie non ci interessano. Ci vuole una classe dirigente che conosce i problemi del territorio. Ci sono energie, capacità, possibilità per ripartire. Questo territorio - conclude - non può essere calpestato ancora".

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